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Pastore e l'attuale proprietà del Milan: "Non ha interesse sportivo a competere"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:50News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Pastore e l'attuale proprietà del Milan: "Non ha interesse sportivo a competere"

Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Fontana di Trevi', il giornalista de Il Foglio Giuseppe Pastore ha parlato di Milan, di Fonseca, e del delicato momento che la squadra dell'allenatore portoghese starebbe vivendo dentro e fuori dal campo: 

"Fonseca con grande furbizia ha scaricato da tutta la stagione, ma a volte anche in maniera plateale e comprensibile, le responsabilità un po' dappertutto. Se l'è presa con l'arbitro a Bergamo prefigurando un sistema italiano in cui l'Atalanta...quando mai in 30 anni abbiamo pensato che l'Atalanta potesse manovrare il calcio italiano.

Poi ha cominciato ad attaccare i giocatori, quelli che non si impegnano e non lavorano e poi, ad intervalli regolari, l'errore tecnico, l'errore individuale. Insomma, per Fonseca il Milan è ottavo essenzialmente per motivi ambientali, arbitrali e di scarsezza individuale glissando sul fatto che la squadra è arrivata seconda (l'anno scorso, ndr). Però in questo, Fonseca, con grande furbizia, non solo non attacca mai se stesso, oggi (lunedì, ndr) Baroni si è preso tutta la responsabilità del 6 a 0 della Lazio, ha detto che è sola colpa sua e l'ha preparata male, ma Fonseca non attacca neanche mai la società.

Se la società gli dà supporto è evidentemente tutta colpa sua perché non riesce a trasmettere i concetti. Secondo me invece Fonseca proprio per preservare a sua volta il posto di lavoro non se la prende mai con i responsabili che San Siro ha individuato in maniera plateale contro il Genoa. La dirigenza che non ha interesse sportivo a competere. Nel senso che è una società che si accontentava, pensava si alludeva di poter entrare tranquillamente nelle prime 4 e fare anche una buona Champions League dopo il secondo posto di Pioli, che tra l'altro aveva smesso di giocare ad un mese dalla fine del campionato, e quindi ha pensato di gestire. Si è accorta che non basta fare il compitino, ed adesso più o meno sono tutti lì a darsi le colpe. Non c'è un vero e proprio responsabile tecnico. Non c'è proprio un dirigente che ci mette la faccia".