Buffon e l'esordio in A: "Maldini mi abbracciò per farmi forza. Rivedeva in me il suo esordio"
Intervenuto a "Che tempo che fa?", Gianluigi Buffon ritorna sul suo esordio da calciatore professionista, in un Parma-Milan del 19 novembre 1995. La leggenda del calcio di oggi era allora un promettente portiere di soli 17 anni, scelto dal tecnico Nevio Scala per sostituire l'infortunato Luca Bucci in una partita così importante. Per la cronaca Buffon fece una grandissima partita, che poi terminò 0-0. Quel Milan però vincerà il campionato. In merito racconta un aneddoto che riguarda Paolo Maldini:
"Quello è il momento nel quale certe persone fanno la differenza e fanno vedere di avere una marcia diversa rispetto alle altre. Lui vedendo me ha rivissuto il proprio esordio e probabilmente ha avuto la sensibilità di capire: 'Questo è un ragazzo che va a giocare contro dei mostri sacri'. Perché c'erano Maldini, Baresi, Weah, Baggio, Desailly, Boban. Chi più ne ha più ne metta. 'Se solo gli faccio un saluto, un abbraccio magari lo aiuto a non far brutte figure'. Perché già era complicato per me fare una gara simile. Eravamo primi in classifica, appaiati col Milan. Ma lui ha avuto la sensibilità di venirmi ad abbracciare e dirmi: 'Forza, dai, che non succede niente'. E mentre tutti gli altri giustamente erano concentrati sulla loro gara e sono passato come se non esistessi neanche, ero solo un avversario, lui invece è stato l'unico che è venuto lì a darmi forza".
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