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Gucci, Livorno: “Felice della scelta fatta, questa piazza non si può rifiutare”
venerdì 24 gennaio 2025, 18:04Calcio
di Gianluca Andreuccetti
per Amaranta.it

Gucci, Livorno: “Felice della scelta fatta, questa piazza non si può rifiutare”

Livorno – Nella giornata di oggi, i locali di “So.Ve.Car S.r.l. Concessionaria Carrelli Elevatori”, ubicati in Via Aurelio Nicolodi n. 33/B a Livorno, hanno fatto da cornice alla conferenza stampa di presentazione di Niccolò Gucci, il centravanti individuato dall’allenatore Paolo Indiani e dal direttore dell’area tecnica Alessandro Doga per far fronte alla necessità di poter disporre di un atleta dalle caratteristiche simili a quelle di Simone Rossetti: il giocatore è alla sua settima esperienza in Serie D, dove ha già vestito le maglie di Pistoiese, Correggese, Fano, Varese, Pro Patria e Arezzo, ma proviene proprio dall’ex squadra di Indiani, con la cui maglia ha già vinto il Girone E del Campionato di Serie D nella stagione 2022-2023 e ha realizzato 22 gol in 86 presenze, distribuite tra Serie C (61) e Serie D (25).    

“Sono molto felice di essere qui e ringrazio il presidente Joel Esciua per la bella presentazione che mi ha fatto – ha esordito l’ultimo arrivato in casa amaranto - ciò che mi ha convinto ad accettare Livorno è l’obiettivo finale della vittoria, comune alla squadra e alla società: se sono qui, è perché a me piace vincere e, avendo già vinto qualche campionato in carriera, so bene quanto sia bello farlo e credo che farlo a Livorno, in una piazza che merita di tornare nel calcio professionistico, valga ancora di più”.

“Diversamente da quanto si potrebbe immaginare e da quanto dice la classifica, la mia testa non è già all’anno prossimo, bensì alla partita di domenica che è bella e importante: alla luce del percorso incredibile che sta facendo la squadra, tuttavia, è doveroso che io entri a far parte del gruppo in punta di piedi e che lo faccia, mettendomi a totale disposizione del Mister e dei compagni. Ho la fortuna di conoscere già Indiani – ha argomentato Gucci – e la sua presenza qui a Livorno è stata per me un fattore importante: so come lavora, so cosa chiede alla squadra e, in particolar modo, agli attaccanti e i numeri sono lì a dimostrare l’importanza che il Mister dà alla fase offensiva; tra i miei nuovi compagni di squadra, oltre ad Andrea Luci e a Federico Dionisi che conoscevo di nome e di fama, posso dire di conoscere già Giacomo Risaliti, mio compagno di squadra nel biennio di Arezzo (2022-2024), e Vieri Regoli, con cui ho giocato nella mia prima esperienza a Pistoia (stagione 2012/2013).

“Quando è arrivata l’offerta del Livorno, non ci ho pensato su due volte ad accettare e ho scelto l’amaranto per il valore della piazza, per la vastità della sua storia, per il calore dei suoi tifosi, per il blasone della società e per poter tornare a lavorare con Indiani – ha argomentato il centravanti nativo di Bagno a Ripoli – è vero che avevo ricevuto offerte anche da altre squadre e, in particolar modo, da altre squadre di Serie C, ma non avrebbe avuto senso andare in una società di Serie C per strappare magari un altro anno di contratto e vivacchiare, non era quello che mi interessava: per cui ringrazio il Presidente della scelta che ha fatto, dal momento che i matrimoni si fanno in due”.   

L’analisi di Gucci si fa più interessante quando incomincia ad analizzare il profilo tecnico-tattico: “In un recente passato, mi è capitato più spesso di rivestire il ruolo di prima e unica punta ma, riportando la memoria indietro nel tempo, posso dire di aver fatto l’attaccante anche in un attacco a due punte, ad esempio in un 3-5-2, ma una cosa è sicura: l’attacco del Livorno è strutturato in maniera tale che gli uomini a disposizione di Indiani sono tanto numerosi e dispongono di talmente tanta qualità da poter giocare in modi diversi”.

I 2 gol e i 2 assist in 25 partite, distribuiti tra campionato (1 gol e 1 assist in 21 partite) e coppa Italia (1 gol e 1 assist in 4 partite) parlano di una stagione fino a questo momento avara di soddisfazioni per il centravanti nativo di Bagno a Ripoli che, com’è giusto che sia, non perde la speranza di raddrizzare il proprio campionato: “Fino a questo momento della stagione – ha argomentato Gucci – il minutaggio in partita è stato quello che è stato, però mi sono sempre allenato con continuità e ho addosso quel velo di ruggine che può andare via soltanto acquisendo nuovamente il ritmo partita: sarà il Mister a decidere se sono in condizione di giocare oppure no”.

La lunghezza del curriculum che Gucci ha alle spalle fa sì che lo stesso ex centravanti dell’Arezzo abbia accumulato esperienze in ben cinque dei nove gironi del Campionato di Serie D e che si sia aggiudicato la promozione in Serie D, già in tre occasioni, quando militava nelle file di Alma Juventus Fano, Pro Patria e Arezzo: “È tutto vero anche se, nel caso dell’Alma Juventus Fano, per salire di categoria furono necessari i playoff, il ripescaggio e la riammissione: credo che la squadra stia già facendo un percorso incredibile e che il Mister, per come lo conosco io, sia perfettamente in grado di dare alla squadra gli input necessari per arrivare alla vittoria finale; sul piano della costruzione della rosa, invece, credo che il gruppo sia formato da quel giusto mix di esperienza e di gioventù che consente di andare sempre in campo con una mentalità vincente contro avversari pronti a dare il 110%”.

Gucci completa la sua analisi a tutto tondo, soffermandosi sulla partita di domenica contro il Grosseto: “Dal mio punto di vista, credo che la partita dello Stadio Carlo Zecchini sia più decisiva per loro che per noi; certamente, credo che l’opportunità di andare a più tredici a seguito di una vittoria rappresenterebbe per noi una straordinaria possibilità e immagino, conoscendo il Mister, che la filosofia di gioco di andare in trasferta senza fare troppi tatticismi venga sposata anche domenica”.