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Gara clamorosa a San Siro: la Lazio la vince di rigore al 98', Milan contestato sempre più a picco
Una partita clamorosa a San Siro. Cominciata tra la contestazione della Curva Sud nei confronti del Milan; proseguita con il vantaggio della Lazio, meritatissimo, nel primo tempo con Zaccagni; e poi nella ripresa, a cinque dalla fine, l'insperato pareggio firmato Chukwueze. Sembra finita qui, invece al 96' Maignan stende Isaksen e causa un calcio di rigore, ravvisato solo dopo l'on-field review. Dal dischetto Pedro sigla il 2-1 finale al 98'. Terza sconfitta di fila per il Milan, contestato e sempre più a picco. La Lazio invece fa festa.
La protesta della Curva Sud
L'atmosfera a San Siro è surreale. Comincia il match e praticamente a ogni pallone toccato (e sbagliato) dal Milan dagli spalti partono i fischi. Non dalla Curva, che per il primo quarto d'ora rimane fuori. Come annunciato nei giorni scorsi, infatti, la Curva Sud fa il suo ingresso al Meazza solo al 15', rimanendo in silenzio per il primo quarto d'ora di gioco in segno di protesta nei confronti della società. Una volta entrati, gli ultras rossoneri intonano subito un coro diretto alla proprietà, puntando il dito contro Gerry Cardinale con un messaggio inequivocabile: "Cardinale devi vendere, vattene".Intanto in campo il Milan non fa niente per zittire la protesta. Anzi, la acuisce con un gioco lento, macchinoso, senza idee in attacco e con una prova confusionaria anche in fase difensiva.
Il Milan gioca male e la Lazio passa meritatamente
Pronti-via, Maignan deve compiere immediatamente una gran parata su Dia. Poco dopo Pavlovic rischia l'autogol dopo una bella scorribanda di Nuno Tavares e il suo cross basso. Davanti i rossoneri non si vedono quasi mai, se non con un tiro di Jimenez che termina alto. E al 28' passa meritatamente la Lazio. Azione in area di Marusic, servito da Tchaouna, e conclusione rasoterra, di potenza, del terzino: deviazione di Maignan su cui Zaccagni trova la ribattuta con i tempi giusti, portando avanti i suoi e festeggiando al meglio le 150 presenze in biancoceleste. Il Milan non si sblocca, continua ad avere poche idee e per tirarne fuori dal cilindro qualcuna Conceiçao sostituisce Musah con Joao Felix prima dell'intervallo. Cambia poco, perché si arriva all'intervallo con lo stesso copione: Milan quasi mai pericoloso, Zaccagni a un passo dal raddoppio e comunque Lazio avanti con merito al 45'.
Più equilibrio nella ripresa, ma il Milan resta in dieci
La ripresa comincia con due cambi, uno per parte: Walker sostituisce Jimenez nel Milan, Lazzarri entra al posto dell'infortunato Marusic nella Lazio. I rossoneri rientrano in campo con un atteggiamento migliore, infatti la partita si fa più equilibrata. Joao Felix ci prova un paio di volte, anche se le occasioni più importanti le hanno ancora i capitolini, specie quella di Zaccagni al 55'. Poi piove sul bagnato per il Milan: Fofana perde palla, sulla ripartenza Pavlovic stende Isaksen lanciato in porta e l'arbitro Manganiello espelle il difensore; rossoneri sotto di un uomo e di un gol, la rimonta pare impossibile.
Leao per Chukwueze, ecco il pari insperato
La gara pare destinata all'1-0, ma a cinque minuti dalla fine arriva l'insperato gol del pareggio del Milan con una dormita della difesa della Lazio. Leao riceve sulla sinistra, sposta il pallone siil destro e fa partire un traversone al bacio per Chukwueze, appostato sul secondo palo e dimenticato da Nuno Tavares incredibilmente: l'ex Villarreal colpisce la sfera di testa, la manda a dare un bacio alla traversa e poi in fondo al sacco.
Finale clamoroso
Il finale, poi, è clamoroso. Sembra possa succedere di tutto e così è. Può vincerla il Milan, può vincerla la Lazio. E alla fine è Baroni a gioire. Maignan commette fallo da rigore in uscita su Isaksen all'ultimo minuto di recupero, dopo il check col Var Mazzoleni l'arbitro Manganiello concede il penalty. Dal dischetto va Pedro, che rimane freddissimo, la mette all'angolino e sigla il 2-1. Definitivo, perché la partita finisce praticamente qui. Al triplice fischio San Siro torna a fischiare.
La protesta della Curva Sud
L'atmosfera a San Siro è surreale. Comincia il match e praticamente a ogni pallone toccato (e sbagliato) dal Milan dagli spalti partono i fischi. Non dalla Curva, che per il primo quarto d'ora rimane fuori. Come annunciato nei giorni scorsi, infatti, la Curva Sud fa il suo ingresso al Meazza solo al 15', rimanendo in silenzio per il primo quarto d'ora di gioco in segno di protesta nei confronti della società. Una volta entrati, gli ultras rossoneri intonano subito un coro diretto alla proprietà, puntando il dito contro Gerry Cardinale con un messaggio inequivocabile: "Cardinale devi vendere, vattene".Intanto in campo il Milan non fa niente per zittire la protesta. Anzi, la acuisce con un gioco lento, macchinoso, senza idee in attacco e con una prova confusionaria anche in fase difensiva.
Il Milan gioca male e la Lazio passa meritatamente
Pronti-via, Maignan deve compiere immediatamente una gran parata su Dia. Poco dopo Pavlovic rischia l'autogol dopo una bella scorribanda di Nuno Tavares e il suo cross basso. Davanti i rossoneri non si vedono quasi mai, se non con un tiro di Jimenez che termina alto. E al 28' passa meritatamente la Lazio. Azione in area di Marusic, servito da Tchaouna, e conclusione rasoterra, di potenza, del terzino: deviazione di Maignan su cui Zaccagni trova la ribattuta con i tempi giusti, portando avanti i suoi e festeggiando al meglio le 150 presenze in biancoceleste. Il Milan non si sblocca, continua ad avere poche idee e per tirarne fuori dal cilindro qualcuna Conceiçao sostituisce Musah con Joao Felix prima dell'intervallo. Cambia poco, perché si arriva all'intervallo con lo stesso copione: Milan quasi mai pericoloso, Zaccagni a un passo dal raddoppio e comunque Lazio avanti con merito al 45'.
Più equilibrio nella ripresa, ma il Milan resta in dieci
La ripresa comincia con due cambi, uno per parte: Walker sostituisce Jimenez nel Milan, Lazzarri entra al posto dell'infortunato Marusic nella Lazio. I rossoneri rientrano in campo con un atteggiamento migliore, infatti la partita si fa più equilibrata. Joao Felix ci prova un paio di volte, anche se le occasioni più importanti le hanno ancora i capitolini, specie quella di Zaccagni al 55'. Poi piove sul bagnato per il Milan: Fofana perde palla, sulla ripartenza Pavlovic stende Isaksen lanciato in porta e l'arbitro Manganiello espelle il difensore; rossoneri sotto di un uomo e di un gol, la rimonta pare impossibile.
Leao per Chukwueze, ecco il pari insperato
La gara pare destinata all'1-0, ma a cinque minuti dalla fine arriva l'insperato gol del pareggio del Milan con una dormita della difesa della Lazio. Leao riceve sulla sinistra, sposta il pallone siil destro e fa partire un traversone al bacio per Chukwueze, appostato sul secondo palo e dimenticato da Nuno Tavares incredibilmente: l'ex Villarreal colpisce la sfera di testa, la manda a dare un bacio alla traversa e poi in fondo al sacco.
Finale clamoroso
Il finale, poi, è clamoroso. Sembra possa succedere di tutto e così è. Può vincerla il Milan, può vincerla la Lazio. E alla fine è Baroni a gioire. Maignan commette fallo da rigore in uscita su Isaksen all'ultimo minuto di recupero, dopo il check col Var Mazzoleni l'arbitro Manganiello concede il penalty. Dal dischetto va Pedro, che rimane freddissimo, la mette all'angolino e sigla il 2-1. Definitivo, perché la partita finisce praticamente qui. Al triplice fischio San Siro torna a fischiare.
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