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Lazio, nidiata di Aquilotti in Europa: parla l'osservatore Giuseppe Zazzara
Sconfitta indolore per la Lazio che mantiene il primo posto nella League Phase, nonostante l'1-0 rimediato sul campo dello Sporting Braga. Occasione utile per fare un'ampia rotazione dell'organico, pescando diversi giocatori dalla Primavera.
Per due di loro, Matteo Zazza (19) e Mahamadou Baldè (21), la possibilità di esordire (o ri-esordire) in Europa League. Per altri quattro, Furlanetto, Di Tommaso, Nazzaro e Serra, novanta minuti in panchina a fianco di Marco Baroni ed una serata da ricordare a lungo. Nella prospettiva di rinnovare i fasti del vivaio biancoceleste, capace di sfornare talenti di livello purissimo. E la dimostrazione che lo scouting permette di procurarti giovani prospetti che si riveleranno preziosi per la prima squadra o, al limite, generare una corposa plus valenza.
Ne parliamo con Giuseppe Zazzara, per molti anni capo osservatore della Lazio ed, in precedenza, capo scout dell'Inter per l'Italia centrale. Questi ragazzi li ha scovati, valutati, seguiti e cresciuti con pazienza e tenacia.
Cinque di questi calciatori sono una tua scoperta. Sei soddisfatto?
"Era l'obiettivo del lavoro di sei anni che ci eravamo prefissati a partire dall'under 14, con l'arrivo di Mauro Bianchessi, quando rifondammo da zero la squadra dei 2005, facendo un'attività di scouting importante andando a prendere ogni singolo giocatore. Le prime soddisfazioni giunsero con la vittoria della Coppa Lazio regionale under 14. In quel gruppo arrivarono elementi come Di Tommaso, Nazzaro e Milani che attualmente compongono l'ossatura della Primavera biancoceleste. E' motivo di grandissima soddisfazione".
Avete ricominciato praticamente da zero
"Siamo partiti dalle fondamenta, andando da ogni società del territorio a ricomporre i rapporti che nel tempo si erano deteriorati. Un'azione capillare, mia e del mio staff formato da diciotto osservatori regionali, a cui poi mise l'accento l'ingresso di Bianchessi che, con la sua esperienza, assemblò insieme tutta una serie di componenti e si avviò qualcosa di importante che sta dando i suoi frutti".
Partiamo da Matteo Zazza
"Ci convinse pienamente nel "Trofeo Castelli" quando stava alla Tor Tre Teste, ricevetti una telefonata dal mio collaboratore Sesto Serra, cercavamo un difensore per l'under 17, andammo su questo profilo che già seguivamo da tempo, lo segnalammo a Bianchessi, era un difensore centrale di buona struttura e grande personalità, dopo averlo seguito tutta la stagione lo invitammo a Formello con il padre, doveva migliorare in alcune cose e lo ha fatto in questi anni alla Lazio. Ora è un patrimonio del club".
Marco Nazzaro
"Lo andai a vedere in una gara alla Borghesiana quando vestiva la maglia della Lodigiani. Il mio compito era quello di vedere per ultimo il giocatore e ne parlai subito con Bianchessi. Un regista mancino dalla grande attitudine e visione di gioco, pure lui ieri in panchina".
Leonardo Di Tommaso
"Per lui fu una lotta con la Roma, visto che era già stato a Trigoria, lo vidi in una gara under 13 fra Urbetevere e Grifone Calcio, all'epoca era un esterno dal passo importante, oggi si è visto trasformare in centrocampista centrale, ha messo su una struttura di livello che sfiora i 190 cm, possiede grande qualità ed è un punto fermo della Primavera laziale. Fa bene entrambe le fasi, è nel pieno dello sviluppo muscolare e forse deve mettere su ancora un po' di massa. Ha un grande futuro davanti a sé"
L'estremo difensore classe 2002 Alessio Furlanetto
"Lui arrivò alla Lazio durante il periodo di Joop Lensen, quando cercavamo un portiere per l'under 15. Mi rivolsi all'allora responsabile dello scout nazionale dell'Inter Beppe Giavardi, e mi disse che dalla Liventina Gorghense era in uscita questo portiere che loro non potevano prendere, perché per i fuori regioni avevano un target diifferente. Insieme a Lensen e Mauro Girini invitammo Furlanetto per un provino all'allora Gentili, da lì iniziò una scalata che ora lo vede fare il terzo portiere in prima squadra".
Per finire il 2006 Federico Serra
"E' una seconda punta, può fare l'esterno, un normotipo di media statura, ha determinazione, qualità tecniche e vede molto bene la porta. Una sorta di Lautaro in miniatura. Lo scovammo in un torneo a Civitavecchia nella rappresentativa del Gagliardini, si era messo in evidenza, c'erano gli osservatori della Roma ma noi fummo abili ad intercettarlo in anticipo, il mio collaboratore Daniele Bencini ed io lo portammo subito a Formello. Fortunatamente sta alla Lazio"
Alessandro Milani è protagonista nella Primavera
"Lo prendemmo insieme a Zanchetta, ora con me alla Nuova Florida, Il Carso lo voleva dare alla Roma per la categoria under 15, ma l'ottimo lavoro fatto con il mio osservatore zona Latina, Roberto Bianchi, ci ha permesso di anticipare i giallorossi e prenderlo un anno prima. Ora è nazionale under 20 del Venezuela, si tratta di un terzino sinistro esplosivo e di grandissima frequenza. Un giovane molto serio e professionale"
Quali sono i nomi che potrebbero emergere in futuro?
"Ci sono ragazzi 2006/2007/2008 molto interessanti di cui sentiremo parlare, spero che almeno uno debutti in serie A e ci dia una soddisfazione ancora più grande. Segnalo il terzino sinistro 2007 Cristiano Trifelli, mi piacciono in attacco i 2006 Valerio Gelli e Cristian Cuzzarella, mentre per l'under 18 il centrale difensivo Federico Ciucci ed il portiere Giacomo Giacomone"
Anche a Latina hai avuto riscontri in termini di giovani portati alla ribalta
"Penso a Simone Addessi, l'attaccante appena ceduto al Bologna. Grande struttura fisica, 190 cm, protegge benissimo la palla e non disdegna di vedere la porta, tanto che in due partite ha sfiorato il goal con il Latina, si dice che la sua cessione abbia fruttato 260.000 euro, una maxi plusvalenza considerando che l'ho preso per pochi soldi. In prima squadra stanno emergendo anche il centrocampista Davide Cipolla, il portiere 2008 Nicolò Pannozzo e Mattia Segat che ha appena debuttato in prima squadra. La mia avventura lì non è finita bene, ma non importa, ho la coscienza pulita e so di aver fatto un ottimo lavoro, auguro solo il bene a questi ragazzi, è l'unica priorità".
Ora sei il direttore sportivo della Nuova Florida, come siete riusciti ad arrivare all'ex Atletico Madrid Juan Moreno?
"Il presidente Danilo Pizi ha fatto per anni la serie D, abbiamo unito le nostre conoscenze e così il ragazzo è arrivato da noi. Non era in grandissima condizione, quando qualcuno viene da fuori ci vuole del tempo per ambientarsi, lui ha fatto fatica e così ha deciso di tornare in Spagna. Fra le mie conoscenze giovanili e l'esperienza di Pizi formiamo un bel mix".
Per due di loro, Matteo Zazza (19) e Mahamadou Baldè (21), la possibilità di esordire (o ri-esordire) in Europa League. Per altri quattro, Furlanetto, Di Tommaso, Nazzaro e Serra, novanta minuti in panchina a fianco di Marco Baroni ed una serata da ricordare a lungo. Nella prospettiva di rinnovare i fasti del vivaio biancoceleste, capace di sfornare talenti di livello purissimo. E la dimostrazione che lo scouting permette di procurarti giovani prospetti che si riveleranno preziosi per la prima squadra o, al limite, generare una corposa plus valenza.
Ne parliamo con Giuseppe Zazzara, per molti anni capo osservatore della Lazio ed, in precedenza, capo scout dell'Inter per l'Italia centrale. Questi ragazzi li ha scovati, valutati, seguiti e cresciuti con pazienza e tenacia.
Cinque di questi calciatori sono una tua scoperta. Sei soddisfatto?
"Era l'obiettivo del lavoro di sei anni che ci eravamo prefissati a partire dall'under 14, con l'arrivo di Mauro Bianchessi, quando rifondammo da zero la squadra dei 2005, facendo un'attività di scouting importante andando a prendere ogni singolo giocatore. Le prime soddisfazioni giunsero con la vittoria della Coppa Lazio regionale under 14. In quel gruppo arrivarono elementi come Di Tommaso, Nazzaro e Milani che attualmente compongono l'ossatura della Primavera biancoceleste. E' motivo di grandissima soddisfazione".
Avete ricominciato praticamente da zero
"Siamo partiti dalle fondamenta, andando da ogni società del territorio a ricomporre i rapporti che nel tempo si erano deteriorati. Un'azione capillare, mia e del mio staff formato da diciotto osservatori regionali, a cui poi mise l'accento l'ingresso di Bianchessi che, con la sua esperienza, assemblò insieme tutta una serie di componenti e si avviò qualcosa di importante che sta dando i suoi frutti".
Partiamo da Matteo Zazza
"Ci convinse pienamente nel "Trofeo Castelli" quando stava alla Tor Tre Teste, ricevetti una telefonata dal mio collaboratore Sesto Serra, cercavamo un difensore per l'under 17, andammo su questo profilo che già seguivamo da tempo, lo segnalammo a Bianchessi, era un difensore centrale di buona struttura e grande personalità, dopo averlo seguito tutta la stagione lo invitammo a Formello con il padre, doveva migliorare in alcune cose e lo ha fatto in questi anni alla Lazio. Ora è un patrimonio del club".
Marco Nazzaro
"Lo andai a vedere in una gara alla Borghesiana quando vestiva la maglia della Lodigiani. Il mio compito era quello di vedere per ultimo il giocatore e ne parlai subito con Bianchessi. Un regista mancino dalla grande attitudine e visione di gioco, pure lui ieri in panchina".
Leonardo Di Tommaso
"Per lui fu una lotta con la Roma, visto che era già stato a Trigoria, lo vidi in una gara under 13 fra Urbetevere e Grifone Calcio, all'epoca era un esterno dal passo importante, oggi si è visto trasformare in centrocampista centrale, ha messo su una struttura di livello che sfiora i 190 cm, possiede grande qualità ed è un punto fermo della Primavera laziale. Fa bene entrambe le fasi, è nel pieno dello sviluppo muscolare e forse deve mettere su ancora un po' di massa. Ha un grande futuro davanti a sé"
L'estremo difensore classe 2002 Alessio Furlanetto
"Lui arrivò alla Lazio durante il periodo di Joop Lensen, quando cercavamo un portiere per l'under 15. Mi rivolsi all'allora responsabile dello scout nazionale dell'Inter Beppe Giavardi, e mi disse che dalla Liventina Gorghense era in uscita questo portiere che loro non potevano prendere, perché per i fuori regioni avevano un target diifferente. Insieme a Lensen e Mauro Girini invitammo Furlanetto per un provino all'allora Gentili, da lì iniziò una scalata che ora lo vede fare il terzo portiere in prima squadra".
Per finire il 2006 Federico Serra
"E' una seconda punta, può fare l'esterno, un normotipo di media statura, ha determinazione, qualità tecniche e vede molto bene la porta. Una sorta di Lautaro in miniatura. Lo scovammo in un torneo a Civitavecchia nella rappresentativa del Gagliardini, si era messo in evidenza, c'erano gli osservatori della Roma ma noi fummo abili ad intercettarlo in anticipo, il mio collaboratore Daniele Bencini ed io lo portammo subito a Formello. Fortunatamente sta alla Lazio"
Alessandro Milani è protagonista nella Primavera
"Lo prendemmo insieme a Zanchetta, ora con me alla Nuova Florida, Il Carso lo voleva dare alla Roma per la categoria under 15, ma l'ottimo lavoro fatto con il mio osservatore zona Latina, Roberto Bianchi, ci ha permesso di anticipare i giallorossi e prenderlo un anno prima. Ora è nazionale under 20 del Venezuela, si tratta di un terzino sinistro esplosivo e di grandissima frequenza. Un giovane molto serio e professionale"
Quali sono i nomi che potrebbero emergere in futuro?
"Ci sono ragazzi 2006/2007/2008 molto interessanti di cui sentiremo parlare, spero che almeno uno debutti in serie A e ci dia una soddisfazione ancora più grande. Segnalo il terzino sinistro 2007 Cristiano Trifelli, mi piacciono in attacco i 2006 Valerio Gelli e Cristian Cuzzarella, mentre per l'under 18 il centrale difensivo Federico Ciucci ed il portiere Giacomo Giacomone"
Anche a Latina hai avuto riscontri in termini di giovani portati alla ribalta
"Penso a Simone Addessi, l'attaccante appena ceduto al Bologna. Grande struttura fisica, 190 cm, protegge benissimo la palla e non disdegna di vedere la porta, tanto che in due partite ha sfiorato il goal con il Latina, si dice che la sua cessione abbia fruttato 260.000 euro, una maxi plusvalenza considerando che l'ho preso per pochi soldi. In prima squadra stanno emergendo anche il centrocampista Davide Cipolla, il portiere 2008 Nicolò Pannozzo e Mattia Segat che ha appena debuttato in prima squadra. La mia avventura lì non è finita bene, ma non importa, ho la coscienza pulita e so di aver fatto un ottimo lavoro, auguro solo il bene a questi ragazzi, è l'unica priorità".
Ora sei il direttore sportivo della Nuova Florida, come siete riusciti ad arrivare all'ex Atletico Madrid Juan Moreno?
"Il presidente Danilo Pizi ha fatto per anni la serie D, abbiamo unito le nostre conoscenze e così il ragazzo è arrivato da noi. Non era in grandissima condizione, quando qualcuno viene da fuori ci vuole del tempo per ambientarsi, lui ha fatto fatica e così ha deciso di tornare in Spagna. Fra le mie conoscenze giovanili e l'esperienza di Pizi formiamo un bel mix".
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