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Vlahovic segna. Kean gol d'autore. Napoli occasione persa. Difensori letali
Con la conclusione della 23ª giornata, torna l’appuntamento con il “Due di Piccari”, rubrica curata dal direttore di Tmw Radio Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.
Due di Cuori
Due big match, due pareggi, due finali thrilling oltre il novantesimo. Inter-Milan e Roma-Napoli hanno regalato emozioni a non finire. Ma più dei numeri e della classifica, a prendersi la scena sono stati i difensori. Non i "quinti", non gli "esterni a tutta fascia", ma semplicemente i difensori centrali e i terzini, quelli che un tempo erano solo baluardi difensivi e oggi, invece, si prendono il lusso di decidere le partite.
Nel derby di Milano, a firmare il pareggio per l'Inter nel recupero è stato De Vrij, ma il merito è tutto di Zaleski. Appena arrivato dalla Roma e buttato nella mischia nel finale, ha servito un assist di petto, quasi di cuore, per il colpo vincente del centrale olandese.
A Roma, invece, è stata la serata dei terzini. Prima Spinazzola, un giocatore che sembrava perso e che con Conte sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori. Un gol bellissimo, da attaccante-trequartista più che da difensore. Ma quando il Napoli pregustava la vittoria, ecco Angelino: un altro terzino, un'altra rete nel finale, una bordata che ha gelato Conte e il Napoli.
Difensori letali, ma due attaccanti meritano comunque una menzione speciale: Vlahovic e Kean. Il serbo, contro l'Empoli, ha realizzato una rete che vale più di mille discorsi. Una fucilata rabbiosa, potente, un gol che racchiude tutta la sua voglia di riscatto. Spesso criticato, spesso messo in discussione da Thiago Motta, che lo alterna e non lo considera centrale nel suo gioco, ma alla fine i numeri parlano per lui: è l'unico bianconero in doppia cifra in campionato. E nel calcio, si sa, i numeri contano più delle parole.
Gran gol anche quello di Kean, un tocco fantastico del bomber viola. Una giocata da vedere e rivedere, una rete d'autore destinata a entrare nella grande galleria del calcio. Qualità, potenza e intuizione: tutto ciò che deve avere un attaccante vero. Un gol che solo i grandi sanno fare e, a questo proposito, cito il mio amico e compagno di Maracanà, Stefano Impallomeni, che nel gol di Kean ha visto una giocata del grande Dennis Bergkamp. Alla Juve qualcuno lo rimpiangerà.
In questa giornata va sottolineato il lavoro di Ranieri. Contro il Napoli sorprende con una formazione iniziale priva dei big: fuori Dybala, Pellegrini, Dovbik, Hummels e Paredes. Insomma, senza qualità e personalità. Quando ho letto la formazione, ho pensato: il mister ha in testa le coppe. Neanche per sogno. Ranieri ha contrapposto fisicità e corsa al Napoli e, quando la partita si è sgonfiata, ha inserito la qualità per colpire. Se avesse avuto qualche minuto in più, la Roma avrebbe potuto fare anche di più del pareggio. Stratega.
Due di Picche
Tra le note negative di questa giornata, ci metto il Napoli e Conte, che contro la Roma hanno sprecato una grandissima occasione. Il primo tempo degli azzurri è stato tutto sommato positivo, ma nella ripresa l'eccessiva gestione e i cambi hanno finito per schiacciare la squadra nella propria metà campo. Le sostituzioni di Neres e Lukaku, giocatori che potevano far salire la squadra, hanno finito per ingabbiare il Napoli.
Meglio avvisare subito Conte: la stanchezza e la mancata sostituzione di Kvara sul mercato non devono diventare un alibi. Questo Napoli, con un solo impegno a settimana, ha comunque tutto per lottare per il titolo.
Jolly
Il jolly lo cala la Lazio: la carta vincente è Castellanos, che contro il Cagliari segna il gol partita. Una gara spigolosa, ma la squadra di Baroni ha lottato, giocato e anche rischiato, portando a casa tre punti fondamentali grazie al bomber argentino. Decisivo.
La Lazio ha guadagnato punti sull'Atalanta e ha risposto a Juve, Fiorentina e Bologna rimanendo aggrappata al quarto posto. Questa squadra non molla un centimetro.
Due di Cuori
Due big match, due pareggi, due finali thrilling oltre il novantesimo. Inter-Milan e Roma-Napoli hanno regalato emozioni a non finire. Ma più dei numeri e della classifica, a prendersi la scena sono stati i difensori. Non i "quinti", non gli "esterni a tutta fascia", ma semplicemente i difensori centrali e i terzini, quelli che un tempo erano solo baluardi difensivi e oggi, invece, si prendono il lusso di decidere le partite.
Nel derby di Milano, a firmare il pareggio per l'Inter nel recupero è stato De Vrij, ma il merito è tutto di Zaleski. Appena arrivato dalla Roma e buttato nella mischia nel finale, ha servito un assist di petto, quasi di cuore, per il colpo vincente del centrale olandese.
A Roma, invece, è stata la serata dei terzini. Prima Spinazzola, un giocatore che sembrava perso e che con Conte sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori. Un gol bellissimo, da attaccante-trequartista più che da difensore. Ma quando il Napoli pregustava la vittoria, ecco Angelino: un altro terzino, un'altra rete nel finale, una bordata che ha gelato Conte e il Napoli.
Difensori letali, ma due attaccanti meritano comunque una menzione speciale: Vlahovic e Kean. Il serbo, contro l'Empoli, ha realizzato una rete che vale più di mille discorsi. Una fucilata rabbiosa, potente, un gol che racchiude tutta la sua voglia di riscatto. Spesso criticato, spesso messo in discussione da Thiago Motta, che lo alterna e non lo considera centrale nel suo gioco, ma alla fine i numeri parlano per lui: è l'unico bianconero in doppia cifra in campionato. E nel calcio, si sa, i numeri contano più delle parole.
Gran gol anche quello di Kean, un tocco fantastico del bomber viola. Una giocata da vedere e rivedere, una rete d'autore destinata a entrare nella grande galleria del calcio. Qualità, potenza e intuizione: tutto ciò che deve avere un attaccante vero. Un gol che solo i grandi sanno fare e, a questo proposito, cito il mio amico e compagno di Maracanà, Stefano Impallomeni, che nel gol di Kean ha visto una giocata del grande Dennis Bergkamp. Alla Juve qualcuno lo rimpiangerà.
In questa giornata va sottolineato il lavoro di Ranieri. Contro il Napoli sorprende con una formazione iniziale priva dei big: fuori Dybala, Pellegrini, Dovbik, Hummels e Paredes. Insomma, senza qualità e personalità. Quando ho letto la formazione, ho pensato: il mister ha in testa le coppe. Neanche per sogno. Ranieri ha contrapposto fisicità e corsa al Napoli e, quando la partita si è sgonfiata, ha inserito la qualità per colpire. Se avesse avuto qualche minuto in più, la Roma avrebbe potuto fare anche di più del pareggio. Stratega.
Due di Picche
Tra le note negative di questa giornata, ci metto il Napoli e Conte, che contro la Roma hanno sprecato una grandissima occasione. Il primo tempo degli azzurri è stato tutto sommato positivo, ma nella ripresa l'eccessiva gestione e i cambi hanno finito per schiacciare la squadra nella propria metà campo. Le sostituzioni di Neres e Lukaku, giocatori che potevano far salire la squadra, hanno finito per ingabbiare il Napoli.
Meglio avvisare subito Conte: la stanchezza e la mancata sostituzione di Kvara sul mercato non devono diventare un alibi. Questo Napoli, con un solo impegno a settimana, ha comunque tutto per lottare per il titolo.
Jolly
Il jolly lo cala la Lazio: la carta vincente è Castellanos, che contro il Cagliari segna il gol partita. Una gara spigolosa, ma la squadra di Baroni ha lottato, giocato e anche rischiato, portando a casa tre punti fondamentali grazie al bomber argentino. Decisivo.
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