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Perché i giovanissimi trovano poco spazio in Serie A? Le risposte nella rubrica SOS Genitori
Nuovo appuntamento con la rubrica di TMW, curata da un agente sportivo (Jean-Christophe Cataliotti), per rispondere ai tanti quesiti che spesso pongono i genitori alle società di calcio, senza però ricevere risposte chiare ed esaustive.
Ci scrive un papà di un giovane calciatore del 2007 per chiedere come sia possibile che in Italia un 2007 non possa giocare in prima squadra, mentre in altri Paesi ciò accade spesso. Nella mail il papà italiano fa riferimento, in particolare, al calciatore del Lille Ayyoub Bouaddi, classe 2007, ormai super titolare nel Lille sia in campionato (Ligue 1) che in Champions League.
In Italia è certamente più difficile che i giovani calciatori possano trovare spazio nelle prime squadre della Serie A, ma anche nelle categorie più basse. La giovane età è ancora vista come un limite e non come un vantaggio per un club professionistico. Le ragioni sono molteplici, ma principalmente sono da ricondurre alla mentalità degli allenatori ancorata forse ancora troppo al risultato sportivo da ottenere ogni domenica.
In Francia, al contrario, i club "rischiano" i giovani appena li trovano pronti. È il caso del calciatore del Lille che sta calamitando su di lui l'interesse di tantissime squadre italiane, soprattutto a seguito delle ottime prestazioni offerte in Champions League contro il Real Madrid e la Juventus.
Occorre, tuttavia, fare attenzione: il calciatore in questione è già un calciatore maturo per i grandi palcoscenici per i tempi di gioco e la tecnica sopraffina che ha mostrato di possedere anche in campo europeo. Con ciò si vuole sottolineare che per giocare ad alti livelli il parametro non può essere solo l'età ma il possesso di determinate caratteristiche.
Se un 2007 non è ancora pronto, non può essere lanciato allo sbaraglio né in Francia né in Italia.
Per consigli, domande, spiegazioni scrivete a avvcataliotti@libero.it all'attenzione di Jean Christophe Cataliotti, Agente Sportivo e Direttore della Scuola del Calcio (per info clicca qui https://cataliottifootballschool.it/).
Ci scrive un papà di un giovane calciatore del 2007 per chiedere come sia possibile che in Italia un 2007 non possa giocare in prima squadra, mentre in altri Paesi ciò accade spesso. Nella mail il papà italiano fa riferimento, in particolare, al calciatore del Lille Ayyoub Bouaddi, classe 2007, ormai super titolare nel Lille sia in campionato (Ligue 1) che in Champions League.
In Italia è certamente più difficile che i giovani calciatori possano trovare spazio nelle prime squadre della Serie A, ma anche nelle categorie più basse. La giovane età è ancora vista come un limite e non come un vantaggio per un club professionistico. Le ragioni sono molteplici, ma principalmente sono da ricondurre alla mentalità degli allenatori ancorata forse ancora troppo al risultato sportivo da ottenere ogni domenica.
In Francia, al contrario, i club "rischiano" i giovani appena li trovano pronti. È il caso del calciatore del Lille che sta calamitando su di lui l'interesse di tantissime squadre italiane, soprattutto a seguito delle ottime prestazioni offerte in Champions League contro il Real Madrid e la Juventus.
Occorre, tuttavia, fare attenzione: il calciatore in questione è già un calciatore maturo per i grandi palcoscenici per i tempi di gioco e la tecnica sopraffina che ha mostrato di possedere anche in campo europeo. Con ciò si vuole sottolineare che per giocare ad alti livelli il parametro non può essere solo l'età ma il possesso di determinate caratteristiche.
Se un 2007 non è ancora pronto, non può essere lanciato allo sbaraglio né in Francia né in Italia.
Per consigli, domande, spiegazioni scrivete a avvcataliotti@libero.it all'attenzione di Jean Christophe Cataliotti, Agente Sportivo e Direttore della Scuola del Calcio (per info clicca qui https://cataliottifootballschool.it/).
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