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Veron: "La Lazio mi trasmette entusiasmo. Scudetto? Non sempre vincono i più forti"
Lex centrocampista della Lazio Juan Sebastian Veron ha parlato ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport della formazione biancoceleste: "Seguo con attenzione le vicende del campionato e noto che quest’anno c’è un grande equilibrio. Tante squadre in pochissimi punti nella parte alta della classifica. Tra queste, la Lazio. Non vedo per quale motivo non dovrebbe pensare di poter arrivare al titolo. Le avversarie sembrano più attrezzate? D’accordo, ma ricordiamoci che non sempre vincono i più forti. Inter , Napoli, Milan, Juve e Atalanta hanno forse qualcosa di più dal punto di visto tecnico, però questa Lazio si diverte a giocare a pallone, e non trascurerei questo dettaglio.
Voglio dire che i ragazzi di Baroni mi trasmettono entusiasmo. E, considerando che l’allenatore è alla sua prima stagione di lavoro, la cosa non era affatto scontata. La Lazio è una squadra che ama tenere il possesso del pallone, le piace dominare l’avversario, attacca anche quando è già in vantaggio. Mi sembra che ci sia leggerezza, nell’ambiente. E la leggerezza, al contrario della pressione, è un’alleata quando si tratta di lottare per grandi obiettivi.
Cosa le piace, della Lazio? Non ci sono grandissimi campioni, ma c’è un gioco. Chiaro, limpido, veloce, talvolta essenziale. E poi mi pare che il gruppo sia unito. Insomma, percepisco un’idea di positività che, magari, in altre piazze non si riscontra".
Voglio dire che i ragazzi di Baroni mi trasmettono entusiasmo. E, considerando che l’allenatore è alla sua prima stagione di lavoro, la cosa non era affatto scontata. La Lazio è una squadra che ama tenere il possesso del pallone, le piace dominare l’avversario, attacca anche quando è già in vantaggio. Mi sembra che ci sia leggerezza, nell’ambiente. E la leggerezza, al contrario della pressione, è un’alleata quando si tratta di lottare per grandi obiettivi.
Cosa le piace, della Lazio? Non ci sono grandissimi campioni, ma c’è un gioco. Chiaro, limpido, veloce, talvolta essenziale. E poi mi pare che il gruppo sia unito. Insomma, percepisco un’idea di positività che, magari, in altre piazze non si riscontra".
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