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Il rinvio di Bologna-Milan è la vittoria del buonsenso e del rispetto. Adesso si trovi una dataTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 16:23Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Il rinvio di Bologna-Milan è la vittoria del buonsenso e del rispetto. Adesso si trovi una data

Il buonsenso e il rispetto hanno vinto e il calcio italiano ha evitato quello che sarebbe stato un clamoroso scivolone. Bologna-Milan è stata rinviata a data da destinarsi con tanto di comunicazione ufficiale. E adesso è giusto anche riassumere quelle che sono state le ultime ore, infuocate. Tutto è partito da ieri sera, con l'annuncio da parte del sindaco del capoluogo emiliano di un rinvio della partita. Una decisione che apparentemente sembrava poter essere definitiva, ma nel complesso sbagliata, nei modi e nei tempi, visto che il primo cittadino non aveva l'autorità per prendere una decisione del genere. Successivamente si è parlato della sua decisione di chiudere semplicemente lo stadio, ma l'intento era un altro, inutile nasconderci.

Le posizioni di Milan e Bologna.
A quel punto si è aperto il tipico far west italiano. Un susseguirsi di ipotesi, di notizie, che sono arrivate fino a questo pomeriggio, quando all'interno dell'assemblea di Lega Serie A, già prevista per oggi, è' stato dedicato ampio spazio all'argomento, fino ad arrivare alla decisione finale. Da una parte c'era il Bologna, che si è messo di traverso con tutte le sue forze sia all'ipotesi porte chiuse che allo spostamento della sede della gara, con Empoli e Como che erano le due alternative. Dall'altra il Milan, che invece avrebbe voluto giocare, così come ammesso anche dal presidente Paolo Scaroni che al suo arrivo in Lega aveva parlato appunto di due ipotesi: porte chiuse o altro stadio.

Le condizioni oggettive.
Come detto e ridetto nelle ultime, concitate, ore, il Dall'Ara, in sé per sé, avrebbe potuto ospitare la partita, senza chiaramente i tifosi sugli spalti, con il Bologna che avrebbe però perso l'incasso, che per metà sarà destinato agli alluvionati. L'amministratore delegato del club felsineo, Claudio Fenucci, poco fa, ha comunque parlato anche di condizioni oggettive che hanno portato al rinvio, visto che la zona dove è situato lo stadio è una delle più colpite dall'alluvione. "C'è una situazione oggettiva di difficoltà nella zona dello stadio, dove ci sono stati anche dei crolli - le parole dell'ad -. Quindi al di là della solidarietà che continuiamo a esprimere nei confronti delle famiglie c'erano appunto anche situazioni oggettive che rendevano difficile la disputa della partita a Bologna. Credo quindi che il rinvio sia la scelta giusta, quella più saggia, che consentirà di salvaguardare l'incasso della partita, visto che parte verrà dedicato proprio agli alluvionati".


Rispetto per chi soffre.
Una decisione saggia dunque, che è stata presa dopo un lungo tira e molla ma che va incontro al dolore che tante famiglie stanno provando in queste ore. Spalare fango dalle proprie case è una delle cose peggiori che si possano fare nella propria vita, mentre di guarda, restando inermi, parte delle proprie cose che non torneranno più e che sono perse per sempre. Inutile dire altro, inutile fare dietrologia e cercare spiegazioni a cose che non sono così importanti. La decisione è stata presa e una volta tanto è stata quella giusta.

Quando il recupero?
Adesso la Lega Serie A ha un compito che sembra essere molto difficile, ma che può arrivare a una soluzione: trovare la data giusta per il recupero. Se non verranno spostate altre gare, se Milan e Bologna, o solo una delle due, dovesse andare agli spareggi di Champions e poi gli ottavi, se dovessero andare avanti anche in Coppa Italia, la data più realistica è febbraio, il 5 o il 26, nel 2025. Altrimenti il 3 aprile. La soluzione più vicina è lì, a portata di mano, nella settimana 16-22 dicembre: spostando la sfida del Milan, ora prevista per venerdì 20, a sabato 21, si troverebbe lo slot giusto. Ci sono problemi con le tv, con la programmazione televisiva, ma siamo sicuri che anche qui, con un po' di buonsenso si potrà arrivare a una fumata bianca, per chiudere questa storia e pensare solo e soltanto a come aiutare le tante famiglie colpite dall'alluvione a rialzarsi il più velocemente possibile.

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