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Liverani: "A Roma non è facile sopravvivere alla pressione. Baroni mi piace tanto"
Il doppio ex Fabio Liverani, è intervenuto ai microfoni di cityrumors.it, per presentare la sfida di domani tra Lazio e Fiorentina valida per la quinta giornata di Serie A e in programma allo Stadio Artemio Franchi di Firenze alle 12.30. Queste la sua idea sull'addio di Cataldi: "La situazione è diversa. Credo che la sua non sia stata una scelta personale. Ma dopo tanti anni in una piazza come Roma, per un romano, non è facile sopravvivere alla pressione. Domani per lui sarà una gara molto particolare: giocherà cercando di dimostrare a chi lo ha scartato, che ha commesso un grande errore" - E sulla sfida con Rovella - "Due giocatori diversi, ma altrettanto forti. Per Rovella deve essere la stagione della consacrazione. Interpreta il ruolo in maniera diversa da Cataldi, ma può garantire numerose possibilità all’allenatore".
Su Baroni: "Mi piace tanto, è un allenatore che è cresciuto tantissimo e si è meritato questa occasione. E’ un tecnico solido e la squadra già sta esprimendo un buon calcio. E’ chiaro che i conti si faranno alla fine. Ma non è giusto dare sentenze dopo quattro partite. L'obiettivo della Lazio? Difficile dirlo ora: secondo me ci sono almeno cinque squadre più forti, l’Inter, il Milan, la Juve, il Napoli e l’Atalanta, poi la Roma, almeno per i soldi spesi, anche se a Trigoria hanno evidentemente dei problemi. Lazio e Fiorentina per me partono dietro queste, ma nel calcio può sempre accadere di tutto. Pochi centrocampisti? Se Baroni continuerà a giocare con un modulo che prevede due mediani in campo, quattro possono anche andare bene. Poi dipenderà anche dagli infortuni, dalle squalifiche e da tanti altri fattori".
Sulle due squadre: "Due squadre rivoluzionate dal mercato Hanno cambiato tanto, ma in modo differente. La Fiorentina ha speso di più, ma cambiare da Italiano a Palladino porterà più difficoltà: almeno all’inizio. La Lazio ha cambiato tanto, ma mi da la sensazione di aver iniziato un percorso e costruendo una squadra su misura per il suo tecnico. Sono convinto che sia la strada giusta. Quando una società sceglie un allenatore e lo segue, per quelle che sono le sue idee, ha un piccolo vantaggio. Per me la Lazio si sposa con le idee dell’allenatore ed è sulla strada giusta".
Su Baroni: "Mi piace tanto, è un allenatore che è cresciuto tantissimo e si è meritato questa occasione. E’ un tecnico solido e la squadra già sta esprimendo un buon calcio. E’ chiaro che i conti si faranno alla fine. Ma non è giusto dare sentenze dopo quattro partite. L'obiettivo della Lazio? Difficile dirlo ora: secondo me ci sono almeno cinque squadre più forti, l’Inter, il Milan, la Juve, il Napoli e l’Atalanta, poi la Roma, almeno per i soldi spesi, anche se a Trigoria hanno evidentemente dei problemi. Lazio e Fiorentina per me partono dietro queste, ma nel calcio può sempre accadere di tutto. Pochi centrocampisti? Se Baroni continuerà a giocare con un modulo che prevede due mediani in campo, quattro possono anche andare bene. Poi dipenderà anche dagli infortuni, dalle squalifiche e da tanti altri fattori".
Sulle due squadre: "Due squadre rivoluzionate dal mercato Hanno cambiato tanto, ma in modo differente. La Fiorentina ha speso di più, ma cambiare da Italiano a Palladino porterà più difficoltà: almeno all’inizio. La Lazio ha cambiato tanto, ma mi da la sensazione di aver iniziato un percorso e costruendo una squadra su misura per il suo tecnico. Sono convinto che sia la strada giusta. Quando una società sceglie un allenatore e lo segue, per quelle che sono le sue idee, ha un piccolo vantaggio. Per me la Lazio si sposa con le idee dell’allenatore ed è sulla strada giusta".
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