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Impallomeni: "Fonseca-Milan, prossime tre partite saranno fondamentali"
tmwradio
Kickoff di Maracanà con Lucio Marinucci e Stefano Impallomeni. Ospiti:
Daniele Garbo, Massimo Bonanni, Niccolò Ceccarini
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Il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni ha parlato dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà.
E' il giorno di Francia-Italia:
"Al di là degli intenti, credo che la Francia non è l'avversario ideale per ripartire e dimenticare l'Europeo. Si gioca contro il pronostico, contro una Francia che non ha impressionato all'Europeo ma c'è un Mbappé che vuole dimostrare un legame saldo con la Nazionale. Mi auguro che questa Nazionale possa reggere il campo con una dignità importante. E sia un'Italia che si dimostri squadra".
Deschamps ha parlato della situazione Rabiot, utilizzando il termine "imbarazzante":
"E' imbarazzato nel descrivere un giocatore come lui senza squadra. Non so se la mamma-agente si sia trovata col cerino in mano sperando di capitalizzare la situazione. Forse non si è presentato nessuno che possa accontentare le ambizioni del giocatore, che guadagna tanto ma rimane un ottimo giocatore".
Milan, Fonseca già sulla graticola:
"E' un allenatore in difficoltà. Se non vinci contro il Venezia diventa dura, credo che le prossime tre partite siano significative per il suo futuro sulla panchina del Milan".
Come vede l'inizio della Lazio?
"La squadra ha perso qualità. Ora la Lazio deve sempre giocare sopra ritmo per compensare. E' una squadra d'assalto, di corsa, all'insegna del collettivo. Ci sono giocatori che stanno facendo bene come Tavares, Castellanos, Dia, c'è anche del talento ma serve pensare un passo alla volta".
Yildiz e la 10 con la Juventus. Come lo vede?
"A me piace ma non lo so. Il numero 10 della Juve è pesante, ingombrante. Non so quanto possa agevolare la sua crescita. E' un discorso psicologico, è la maglia vestita da Platini e Del Piero, siamo sicuro che il suo talento sia così enorme? Quando sei giovane devi essere presuntuoso, vuoi spaccare il mondo, ma poi serve la conferma. Vedremo se Motta sarà bravo nel trasformarlo in un campione, per ora non lo è. E' vero, spazio ai giovani, ma devi essere bravo. Se poi diventa una sorta di laboratorio no, perché comunque si è sempre alla Juventus".
E' il giorno di Francia-Italia:
"Al di là degli intenti, credo che la Francia non è l'avversario ideale per ripartire e dimenticare l'Europeo. Si gioca contro il pronostico, contro una Francia che non ha impressionato all'Europeo ma c'è un Mbappé che vuole dimostrare un legame saldo con la Nazionale. Mi auguro che questa Nazionale possa reggere il campo con una dignità importante. E sia un'Italia che si dimostri squadra".
Deschamps ha parlato della situazione Rabiot, utilizzando il termine "imbarazzante":
"E' imbarazzato nel descrivere un giocatore come lui senza squadra. Non so se la mamma-agente si sia trovata col cerino in mano sperando di capitalizzare la situazione. Forse non si è presentato nessuno che possa accontentare le ambizioni del giocatore, che guadagna tanto ma rimane un ottimo giocatore".
Milan, Fonseca già sulla graticola:
"E' un allenatore in difficoltà. Se non vinci contro il Venezia diventa dura, credo che le prossime tre partite siano significative per il suo futuro sulla panchina del Milan".
Come vede l'inizio della Lazio?
"La squadra ha perso qualità. Ora la Lazio deve sempre giocare sopra ritmo per compensare. E' una squadra d'assalto, di corsa, all'insegna del collettivo. Ci sono giocatori che stanno facendo bene come Tavares, Castellanos, Dia, c'è anche del talento ma serve pensare un passo alla volta".
Yildiz e la 10 con la Juventus. Come lo vede?
"A me piace ma non lo so. Il numero 10 della Juve è pesante, ingombrante. Non so quanto possa agevolare la sua crescita. E' un discorso psicologico, è la maglia vestita da Platini e Del Piero, siamo sicuro che il suo talento sia così enorme? Quando sei giovane devi essere presuntuoso, vuoi spaccare il mondo, ma poi serve la conferma. Vedremo se Motta sarà bravo nel trasformarlo in un campione, per ora non lo è. E' vero, spazio ai giovani, ma devi essere bravo. Se poi diventa una sorta di laboratorio no, perché comunque si è sempre alla Juventus".
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