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Lazio, De Grandis (Sky): "I fischi a Tchaouna? Non li capisco. Il tifoso dovrebbe..."
Oggi alle 13:00News
di Niccolò Di Leo
per Lalaziosiamonoi.it

Lazio, De Grandis (Sky): "I fischi a Tchaouna? Non li capisco. Il tifoso dovrebbe..."

La vittoria della Lazio contro il Genoa, le scorie della sconfitta contro il Bodo/Glimt messe alle spalle e uno sguardo a Parma, analizzando anche alcune situazioni individuali come quelle di Loum Tchaouna e Tijjani Noslin, ampiamente criticati dopo i calci di rigore sbagliati in Europa League. Questi sono i temi analizzati da Stefano De Grandis, noto giornalista di fede biancoceleste, nel suo intervento ai microfoni di Radio Laziale: 

LA VITTORIA CONTRO IL GENOA "Quella della Lazio è stata  una reazione quasi insperata, per la fatica psicologica e per l'obbligo di vincere. Il Genoa nelle cinque precedenti partite al Marassi aveva vinto quattro volte e pareggiata una. La sfida cambia con l'espulsione di Otoa, ma se l'è comunque procurata la Lazio. Se togliamo la partita in Norvegia, la squadra viene da un ottimo momento. Ora bisogna cambiare il rendimento casalingo, l'unica vittoria è arrivata contro il Bodo. Io dicevo che la partita contro il Genoa avrebbe cambiato la competizione a cui partecipare. La Lazio ora sa che almeno in Europa League ci può stare. Vincere contro il Parma significa giocare a Empoli mentre c'è Bologna-Juventus. Poi ci saranno comunque partite difficili, ma queste due partite ti possono dare una condizione psicologica favorevole. La Lazio veniva da un'ottima partita contro il Bodo, ma la batosta era stata psicologica. Andare 2-0 contro il Bodo/Glimt non è da tutti, ma ha messo in evidenza una squadra che sa proporre e gestire". 

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IL PARMA - "A me Pellegrino ricorda un piccolo Crespo, forte di testa, esuberante. Poi è argentino, non teme di provare la conclusione. Romagnoli per fortuna è cresciuto tanto, Gila viene da un'ottima partita. La Lazio in casa rischia di scoprirsi tanto, gioca con due punti e due ali alte. I contrattacchi sono sempre un pericolo. Il Parma può giocare con disinvoltura. Ha battuto la Juve e ha un bel margine sulla salvezza, quindi non sarà disperata, ma può essere distesa. Chivu rispetto a Pecchia ha reso la squadra più quadrata, gioca con un centrocampista in più. Non ci sarà Bernabè, ma giocherà con Sohm ed Hernani, il terzo cambia sempre". 

MARUSIC ALTO - "Marusic è un giocatore applicato, non ruba gli occhi e sbaglia spesso le diagonali. Dove lo metti sta, io non lo disprezzo, è un giocatore divisivo. In una partita come quella di Genoa avere una copertura in più, rispetto a un cavallo pazzo come Tchaouna, è stato utile. Poi per me non deve giocherà lì, anche perché torna Isaksen che con la sua velocità è importante. Contro il Parma sarà importante segnare e trovare gli spazi, anche perché questa squadra non può gestire l'1-0, quindi Isaksen serve". 

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TCHAOUNA - "Noi tifosi non ci aiutiamo, l'ambiente di Roma è passionale e quindi come si esalta, poi si indispone. Tchaouna ha sbagliato un rigore tirandolo male, ma il suo ingresso non era stato male. Lui quando dev'essere freddo è troppo istintivo. Ha 21 anni e quindi avrà altre chance, ma è evidente che oggi non è la prima scelta, infatti a Genoa lui non entra e Noslin lo mette all'88', quindi per Baroni pesano gli errori dal dischetto, ma lui è uno che dà delle chance, lo ha fatto anche con Pellegrini. I fischi dell'Olimpico se dovesse giocare contro il Parma? Il tifoso deve aiutare la squadra, non demolirla. A cosa serve fischiare un ventunenne, se non a farlo rendere peggio? Ma poi cosa ha fatto? Si è venduto la partita o ha sbagliato un rigore che gli avrà fatto crollare su di sé il mondo? Io quando mi travesto 'non lo voglio vedere' lo dico quando per amor sui, toglie all'amor patrio. Tchaouna non ha sbagliato il rigore apposta. Noslin ha segnato il gol del 2-0. Cosa significa 'non lo voglio vedere più'? Senza di lui la Lazio non sarebbe arrivati neanche ai supplementari". 

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