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Lazio, arbitri e Var da horror: l'elenco completo degli errori è infinito
Oggi alle 20:00Primo Piano
di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it

Lazio, arbitri e Var da horror: l'elenco completo degli errori è infinito

Speravamo che dopo la trasferta di Torino con la Juventus la tabella degli orrori arbitrali contro la Lazio potesse chiudersi lì. Le utlime giornate, invece, hanno accresciuto il numero degli episodi contestati e inverosimili che ha subito la squadra biancoceleste. Non vanno poi dimenticate le tante ammonizioni ricevute  visto che i capitolini sono l'unica big con calciatori diffidati. Quello che è successo a Parma, però, è l'ennesimo capitolo di un libro che comincia a essere sempre più alto e a cui non sembra esserci una fine.  Andiamo a riepilogare quanto accaduto in queste prime partite con tutti gli episodi contestati.

Lazio - Venezia

Già alla prima giornata Nicolò Rovella avrebbe potuto segnare il suo primo gol con la maglia della Lazio. Sulla sua strada, però, ha trovato l’arbitro Tremolada. Al 18’ minuto, infatti, Castellanos ruba regolarmente palla a Duncan e manda in porta da solo il centrocampista biancoceleste. Incomprensibile il fischio immediato del direttore di gara, che ha valutato falloso il contatto e ha fermato subito il gioco. La soluzione migliore, in quel caso, sarebbe stata quella di lasciar correre l’azione e, in caso di gol, verificarne la regolarità tramite il VAR. E siamo a uno.

Udinese - Lazio

Tante proteste a Udine. A inizio partita Payero viene pescato in fuorigioco sul passaggio di Thauvin. Il guardalinee alza subito la bandierina, ma Doveri non ferma il gioco. La difesa della Lazio, sicura della scelta dell’assistente che ha segnalato l’offside, rallenta e si distrae. L’arbitro però lascia proseguire consentendo a Lucca di insaccare di testa. È piuttosto particolare la decisione del direttore di gara di non interrompere l’azione, soprattutto dopo aver visto il gesto del guardalinee. Alla fine il VAR dà ragione a Doveri: Payero era in posizione regolare. I difensori biancocelesti, però, sono stati tratti in inganno. Scelta la decisione dell'arbitro, meno quella del segnalinee che ha inciso sui movimenti della difesa capitolina, che sicuramente sarebbe dovuta rimanere vigile. Visti gli altri orrori, questo è un episodio su cui si può sorvolare. 

Lazio - Milan

Due episodi, due falli di mano, due mancati rigori. In tre minuti dilagano le proteste della Lazio per un doppio tocco irregolare da parte dei giocatori del Milan. Prima Terracciano e poi Musah fermano il pallone con il braccio in area. In entrambe le situazioni Massa decide di lasciar correre, ritenendo i contatti non punibili (il primo perché avviene dopo una giocata volontaria, il secondo perché attaccato al corpo). Il VAR  non richiama l’arbitro, confermando la sua decisione dal campo. Ma rimane più di qualche dubbio per situazioni al limite che su altri campi sono state valutate in maniera diversa.

Fiorentina - Lazio

Mettetevi comodi perché qui gli episodi pullulano. La Lazio esce sconfitta dal Franchi per un fallo da rigore che ancora oggi non è chiaro.. Ma andiamo con ordine. Il protagonista è sempre Dodò: prima anticipa Zaccagni in area di rigore deviando, in caduta, il pallone con il braccio; poi, su calcio d’angolo, ‘pesta’ il piede di Patric in marcatura che cade a terra dolorante. Marcenaro fa finta di nulla, il VAR nel primo caso non sappiamo cosa abbia detto mentre nel secondo vede per certo un tocco di testa del difensore viola in pochi secondi. Un tocco che nonostante 3 angolazioni differenti non è certo al contrario del tocco evidente con il braccio. Servono minuti e tutte le angolazioni disponibili quando  l’azione si capovolge: Nuno Tavares sulla destra atterra fallosamente con uno ‘step on foot’ lo stesso Dodò. Il punto di contatto tra i due, però, avviene sulla linea di fondo e soprattutto dopo che il brasiliano ha scaricato il pallone. In questo caso la sala VAR è velocissima a richiamare l’arbitro per rivedere l’azione. Marcenaro rivede l’episodio e fischia immediatamente il penalty a pochi minuti dalla fine. Tutti increduli, decisioni che continuano a lasciare molti dubbi viste poi le scelte compiute in Napoli-Monza e Monza-Roma.

Lazio - Empoli

Un grande classico. Il caso del doppio giallo mancato torna a grande richiesta dopo lo show dello scorso anno. Ancora una volta è la Lazio a risentirne, come successo contro Salernitana, Verona, ecc. L’episodio in questione riguarda la gara contro l’Empoli. Concesso un rigore ai biancocelesti per un fallo, piuttosto netto, duro e fuori e tempo, di Pezzella su Dia. Ayroldi non ha dubbi e indica il dischetto, da cui andrà poi Castellanos (sbagliando). Il direttore di gara, però, si dimentica di una cosa fondamentale: la seconda ammonizione. Il terzino azzurro, infatti, era già ammonito e avrebbe lasciato la sua squadra in dieci all’inizio del secondo tempo (sull’1-1, ndr.). Dopo pochi minuti D’Aversa fa entrare Cacace al posto dello stesso Pezzella. Senza dimenticare che il terzino già nel primo tempo si era reso protagonista di tre interventi da potenziale giallo, ricevendolo solo al terzo fallo. 

Juventus - Lazio

L’apice (per ora…) degli episodi arbitrali contro la Lazio è raggiunto contro la Juventus. La gestione della gara di Sacchi è a dir poco agghiacciante. Mancano diversi cartellini gialli, su tutti a Thuram, Cabal e Kalulu, che avrebbero potuto condizionare la gara. Il mancato giallo per Thuram per una trattenuta di dieci metri ai danni di Nuno Tavares è lo specchio della conduzione di gara del fishcietto. Ma è negli ultimi minuti che la partita prende una strana piega. Prima del vantaggio bianconero, infatti, Douglas Luiz, a palla lontana, carica e colpisce Patric sulla schiena con un ‘pugno’. Il centrale spagnolo rimane a terra, l’arbitro non ha visto nulla. Il VAR (Di Paolo) fa finta di niente e non richiama Sacchi per un eventuale cartellino rosso (sacrosanto) per condotta violenta. Il gioco, anzi, riprende senza problemi. In un secondo momento lo stesso centrocampista brasiliano colpisce duramente Rovella sulla caviglia con il piede alto e a martello. Il direttore di gara estrae il giallo, in sala Var confermano.  Niente espulsione, quindi. Graziato. La stessa sorte non era capitata a Romagnoli che nel primo tempo è stato espulso dopo la chiamata del Var Di Paolo, dopo l'arbitro aveva giudicato non falloso il suo recupero si danni di Kalulu. Di Paolo, tra l'altro, ha un precedente illustre con la Lazio circa sette mesi fa in una notte da delitto perfetto contro il Milan dove in coppia con Di Bello fece una serie di errori tutti in un verso che ancora oggi sono inspiegabili. 

Como - Lazio

Saltiamo i gialli dubbi della gara interna con il Genoa, ma soffermiamoci sulla trasferta di Como. Pairetto è dal cartellino facile e innervosisce una partita normalissima. Assurda l'espulsione di Nuno Tavares che riceve due gialli che non ci sono. Il rigore per la Lazio è nettissimo e poteva essere visto anche sul campo, ma provvidenziale la revisione Var

Lazio - Cagliari

Il paradosso dei paradossi delle partite visto che sono arrivate addirittura le scuse di Rocchi alla società sarda. Procediamo con ordine, però, perché al 28' Isaksen è lanciato verso Scuffet e viene steso da Mina. Sarebbe un chiaro episodio da rosso, ma l'arbitro concede il vantaggio alla Lazio che ha il possesso palla dieci metri indietro e con tre calciatori avversari rientrati. Il difensore isolano, solo ammonito, provocherà e continuerà a fare falli fino a quando rifilerà una trattenuta e un colpo a Castellanos strappandogli la maglia e segnandolo su un fianco. Inevitabile il secondo giallo e il rosso che scatta anche per Adopo che, già ammonito, applaude Ayroldi. Il direttore di gara che assegna anche il penalty per un contatto in area tra Pellegrini e Zortea. Un rigore assegnato e confermato dal Var come se ne sono visti tanti in questa epoca, ma che ha fatto più rumore del solito diventando addirittura fallo del biancoceleste. Insomma in una partita in cui la Lazio è vittima , mancato rosso di Mina, è diventata quasi carnefice per episodi abbastanza netti. 

Monza - Lazio

Clamoroso quello che accade sul campo dei lombardi con Pedro Pereira che incredibilmente finisce la partita. Il calciatore dei brianzoli viene ammonito per una trattenuta su Nuno Tavares. Pereira è colpevole poi di altri tre falli da giallo che incredibilmente non vengono sanzionati. Il giocatore prima stende Zac lanciato sulla sinistra, poi trattiene Pedro in ripartenza e infine ferma Vecino a centrocampo toccando palla con la mano. Incredibilmente in nessuno dei tre casi arriva il secondo giallo. 

Parma - Lazio

Arriviamo alla gara di domenica che parte subito con l'eurogol di Rovella. Sarebbe meglio dire partirebbe visto che la rete è stata annullata per un fallo dello stesso centrocampista du Haj Mohammed. Un episodio visto e giudicato da Zufferli, ma su cui il Var è voluto tornare segnalandolo al direttore di gara. La revisione dell'episodio è stata frettolosa, tanto che anche il tocco di Mandela Keita viene rivisto a distanza e con sufficienza. Il regolamento parla di chiaro ed evidente errore e di cambio di APP, ma in entrambi i casi l'episodio è stato valutato in un modo diverso. Cosa dire poi del rigore prima assegnato e poi tolto per il contatto Zaccagni - Mandela Keita. Zuffieri lo fischia dal campo, ma il Var lo richiama perché "sembra non esserci contatto". Sembra? L'intervento del Var dovrebbe essere solo sulle certezze e sciogliere i dubbi e non crearne di ulteriori. Senza dimenticare che i tifosi della Lazio non hanno dimenicato quando nel derby di settembre 2021 per un episodio molto simile è stato assegnato il rigore alla Roma per il contatto tra Zaniolo e Akpa.