Primavera: Roma, è l’ora dello Scudetto? Mastrantonio e Volpato i top stagionali
71 punti conquistati. 64 gol fatti e 33 subiti. Ecco i numeri dell’ennesima esaltante stagione della Primavera della Roma che quest’anno, però, a differenza dell’annata 2020/2021, non si è limitata a dominare solo il girone di andata. Nonostante una leggera flessione negli ultimi mesi, Alberto De Rossi è riuscito a confezionare il primo posto in classifica che vale l’accesso diretto alle Semifinali Scudetto.
DAVIDE MASTRANTONIO: IL MIGLIOR PORTIERE DEL CAMPIONATO
Pochissimi dubbi, l’estremo difensore del 2004 è stato il vero bomber di questa squadra, in grado di portare alle casse giallorosse poco meno di una decina di punti con alcuni interventi miracolosi, molti dei quali arrivati nei momenti decisivi delle varie gare disputate. La crescita del portiere che mosse i primi passi nella scuola calcio dell’Urbetevere è proseguita a gonfie vele dopo gli ottimi segnali della scorsa stagione. In 31 gare di campionato disputate sono stati 12 i clean sheet ottenuti. Oltre alle sue parate, a giocare un ruolo decisivo anche altri fattori. Ecco quali...
FILIPPO MISSORI E YURI ROCCHETTI: I PADRONI DELLE INFUOCATE CORSIE GIALLOROSSE
Le due fasce nell'assetto di Alberto De Rossi si sono rivelate incredibilmente prolifiche, non tanto dal punto di vista dei numeri quanto piuttosto dall’efficacia che hanno apportato al gioco della Roma. Missori, sulla destra, classe 2004 che ha già esordito in prima squadra, si è reso protagonista di un’altra stagione di assoluto spessore. Nell’ultima parte di campionato il suo minutaggio è leggermente calato per fare spazio a Louakima, esterno francese acquistato dal PSG due anni fa, ma l’importanza di Missori nel progetto Roma rimane di primo ordine. Sul versante opposto, quello di sinistra, il 2003 Yuri Rocchetti è cresciuto a vista d’occhio, non tanto dal punto di vista delle qualità – parliamo di un calciatore già completo da tempo – quanto piuttosto nell’esser diventato un profilo pronto per il calcio dei grandi. Affidabilità, efficienza e sicurezza sono stati i tre fattori vincenti che hanno caratterizzato il suo cammino stagionale.
IL FARO DELLA ROMA: GIACOMO FATICANTI
Oramai lo conoscono tutti: centrocampista centrale completo in grado di abbinare al meglio i compiti di un regista a quelli specifici di un playmaker. Il gol contro il Milan lo ha lanciato ulteriormente in termini di fiducia nei propri mezzi e da lì in avanti Faticanti si è preso letteralmente la Roma sulle spalle. E dicevamo, in campo lo conoscono oramai tutti, fuori un po’ meno e possiamo assicurare che il ragazzo – prima che calciatore – vale ancora di più. Educazione rara e mentalità da calciatore navigato stanno facendo la differenza. Ricordate il parapiglia subito dopo il triplice fischio di Roma-Napoli? Rivedete bene le immagini e capirete tanto.
CRISTIAN VOLPATO: LA STAR ROMANISTA TINTA DI AZZURRO
È stato il vero top player di questa Roma. Giocatore sublime in grado di spaccare in due le partite con un paio di tocchi o con una giocata. Tecnicamente sopra la media sotto tutti i punti di vista, l’esordio in prima squadra nel finale di Roma-Inter ed il gol contro l’Hellas Verona non sono stati altro che la ciliegina su una stagione disputata da vero big. Fortunatamente anche l’Italia si è accorta presto di lui convocandolo con l’Under 20 qualche mese fa.
ANTONIO SATRIANO E CLAUDIO CASSANO: DAL SUD ITALIA CON… L’ALTALENA
Rispettivamente attaccante centrale e seconda punta, Satriano e Cassano sono stati spesso un’arma a doppio taglio per la Roma. Reduci da una prima parte di stagione tutt’altro che semplice a causa di qualche problema fisico, soprattutto l’ex Bisceglie fermo per quasi l’intero girone d’andata, anche in questo campionato hanno fornito il proprio contributo, ma due come loro possono fare sicuramente di più. Altalena nei numeri e soprattutto nelle prestazioni, entrambi devono ancora dare il meglio. 6 gol e 5 assist in 30 gettoni per Satriano, cresciuto nel vivaio del Crotone, sono sicuramente troppo pochi, così come Cassano che le prime due reti le ha realizzate solo nell’ultima di regular season contro la Fiorentina (con l’alibi di aver giocato molto meno rispetto al compagno di reparto e di aver ricoperto alle volte anche l’ala, agendo quindi lontano dalla porta). Il 27 maggio alle 18.00 la Semifinale Scudetto, il 31 l’eventuale Finale. Sarà il loro momento?
L’ESPLOSIONE DI LUIGI CHERUBINI, ASPETTANDO RICCARDO PAGANO E CRISTIAN PADULA
Sono tutti e tre classe 2004, tutti provenienti da quel meraviglioso gruppo che la Roma si è coccolata dai tempi dell’academy e che ha cresciuto nel migliore dei modi. La stagione di Cherubini è stata più che ottima, 7 gol e 5 assist, ma soprattutto coronata da una serie di prestazioni di altissimo livello. Fisicamente deve crescere ancora tanto, ma dal punto di vista atletico ha ben poco da invidiare, con la consapevolezza che mettendo quella grinta che lo contraddistingue nessun difensore sarà mai troppo grosso per essere sorpreso. L’infortunio di Voelkerling Persson gli ha permesso di accumulare ancor più minutaggio, nonostante spesso sia comunque sceso in campo da titolare, proprio al fianco dello svedese. E Cherubini, da ragazzo sveglio quale è, non si è lasciato sfuggire l’occasione. Riccardo Pagano, compagno e fraterno amico di Cherubini, non si è ancora espresso al meglio nel campionato di Primavera, essendo stato gettato nella mischia soprattutto a partita in corso. Completamente fuori categoria per l’Under 18, dove ha segnato 5 gol in 7 gare prima di approdare alla corte di Alberto De Rossi, Pagano dispone di qualità tecniche decisamente sopra la media che – siamo sicuri – emergeranno con veemenza nella prossima stagione, quando avrà modo di giocare con maggiore continuità. Discorso molto simile per Cristian Padula, che quest’anno non è stato sicuramente fortunato in termini di problemi fisici. L’ultimo si è palesato proprio in concomitanza con lo stop di Voelkerling Persson, proprio quando il centravanti di Ostia avrebbe potuto spiccare il volo in Primavera. Peccato, sì, ma parliamo comunque di un 2004, che ha tutte le carte in regola per togliersi soddisfazioni importanti nel mondo del calcio, già a partire dal prossimo campionato. Sarà uno dei protagonisti di spicco della Primavera giallorossa 2022/2023.
L'ultimo tricolore conquistato in Primavera dalla Roma risale al 2016 e questa potrebbe essere l'ultima stagione di Alberto De Rossi sulla panchina giallorossa. Non ci sarebbe miglior modo per concludere un'ultra ventennale carriera da allenatore coronata di successi e soddisfazioni.