De Angelis, questione di cuore: tifoso e goleador per la sua Lazio
La Lazio è tornata nella massima serie del calcio giovanile italiano, e lo ha fatto con un bel successo esterno per inaugurare nel migliore dei modi la stagione 2019-20. La formazione allenata da Valter Bonacina ha sbancato in trasferta sul campo del Sassuolo, con un 2-3 ricco di gol e di emozioni aperto dalla stoccata di un giovane tifoso biancoceleste, che con la maglia della sua squadra del cuore sta inseguendo il sogno di diventare un calciatore professionista.
Coltellino svizzero - Roberto De Angelis Durante si è regalato la prima gioia della stagione, lui che i gol è tendenzialmente abituato a non farli segnare piuttosto che a realizzarli. Schierato titolare come quinto di destra del centrocampo laziale, De Angelis ha aperto le marcature al 37’, con un perfetto colpo di testa su assistenza di Falbo, inaugurando il festival del gol del “Ricci” di Sassuolo. Il modo ideale per cominciare la stagione, dopo un 2018-19 che lo ha visto tra i protagonisti della promozione in Primavera 1, centrata grazie al successo nella finale playoff contro la Spal. Con venti presenze e un gol all’attivo, Roberto si è confermato un vero e proprio coltellino svizzero a disposizione di mister Bonacina, grazie alla sua capacità di ricoprire più ruoli tra la linea difensiva e quella di centrocampo. Una duttilità messa in mostra nel corso di tutta la sua trafila in biancoceleste, cominciata in tenera età seguendo le orme del papà che vanta a sua volta trascorsi importanti nel vivaio della Lazio.
Fuoco sacro - Nato a Roma nel 2001, De Angelis è un jolly prezioso nello scacchiere tattico della Primavera laziale. Convertito in difensore, sia centrale che laterale di destra, dopo gli inizi da mezzala, De Angelis viene impiegato spesso e volentieri anche come quinto della linea mediana, come accaduto nel match contro il Sassuolo. Destro naturale, con molti margini di miglioramento nell’utilizzo del piede debole, Roberto rappresenta una eccellente risorsa di costruzione del gioco quando viene schierato nel reparto arretrato, mentre le sue ottime doti di resistenza alla fatica lo rendono prezioso quando agisce a tutta fascia sulla prediletta corsia di destra. Alto poco più di un metro e ottanta, il classe 2001 dispone di una buona rapidità nei primi passi ed è animato da una determinazione feroce, che lo rende difficilmente superabile nei contrasti. Un fuoco sacro alimentato anche dall’onore e l’onere che deriva dal vestire la maglia della propria squadra del cuore, un aspetto non da poco che contribuisce ad esaltare ancora di più il temperamento che lo caratterizza. Personalità da leader, De Angelis non ha avuto problemi a mettersi a disposizione dei tecnici che lo hanno allenato nel corso della sua trafila a Formello, che hanno potuto così sfruttare a piacimento le indubbie qualità del ragazzo. Sempre applicato e concentrato anche in allenamento, Roberto si sta ritagliando un ruolo importante in Primavera. La stagione appena cominciata rappresenterà la prova del nove per le sue ambizioni di una carriera da professionista. L’inizio è stato più che promettente, una prima da ricordare per un ragazzo che gioca e sogna a tinte biancocelesti.