
Juventus, Conceiçao messo da parte da Tudor: si va verso l'addio a fine stagione
Nel debutto di Tudor sulla panchina della Juventus Francisco Conceiçao era stato una delle sorprese più liete: dribbling, cambi di ritmo, accelerazioni. Un’anguilla imprendibile. Ma da quel Juve-Genoa il vento è cambiato e oggi il portoghese si ritrova più distante dal progetto tecnico, incupito da panchine e gerarchie che lo vedono sempre più in secondo piano.
Il cambio tattico imposto da Tudor, con il 3-4-2-1, ha sacrificato esterni puri come Conceiçao, più abili in fase offensiva che difensiva. Nella nuova configurazione, l’esterno è diventato un pesce fuor d’acqua: il suo habitat naturale - la fascia - è stato sostituito da spazi più centrali, dove fatica a rendere al meglio. Intanto, con Yildiz e Koopmeiners acciaccati, potrebbe aprirsi una nuova occasione per lui contro il Parma, ma anche lì non ci sono certezze: Tudor potrebbe comunque preferire Kolo Muani e Nico Gonzalez sulla trequarti. Se così fosse, Conceição diventerebbe la quinta scelta, un segnale chiaro in ottica futura.
Il futuro di Conceição è tutt’altro che definito. È arrivato in estate dal Porto in prestito secco (circa 7 milioni), senza diritto o obbligo di riscatto, ma con una sorta di prelazione a favore della Juventus. Per acquistarlo serviranno 30 milioni, cifra che il Porto richiederà in via prioritaria proprio al club bianconero. Il ds Giuntoli a dicembre si era detto convinto della permanenza, sottolineando l’ottimo rapporto con l’agente del giocatore. Ma oggi, tra lo scarso minutaggio e il modulo poco favorevole, secondo il Corriere dello Sport l’ipotesi dell’addio è la più probabile, soprattutto se Tudor sarà confermato anche per la prossima stagione.
Tutto potrebbe però cambiare se la Juve riuscisse a conquistare un posto tra le prime quattro, obiettivo che garantirebbe la Champions League e quindi nuove risorse economiche. Ma a meno di sorprese o di una svolta nel rapporto tra Tudor e il giovane talento, 30 milioni per un’alternativa sembrano eccessivi per una Juve che punta a sostenibilità e investimenti mirati.
Il cambio tattico imposto da Tudor, con il 3-4-2-1, ha sacrificato esterni puri come Conceiçao, più abili in fase offensiva che difensiva. Nella nuova configurazione, l’esterno è diventato un pesce fuor d’acqua: il suo habitat naturale - la fascia - è stato sostituito da spazi più centrali, dove fatica a rendere al meglio. Intanto, con Yildiz e Koopmeiners acciaccati, potrebbe aprirsi una nuova occasione per lui contro il Parma, ma anche lì non ci sono certezze: Tudor potrebbe comunque preferire Kolo Muani e Nico Gonzalez sulla trequarti. Se così fosse, Conceição diventerebbe la quinta scelta, un segnale chiaro in ottica futura.
Il futuro di Conceição è tutt’altro che definito. È arrivato in estate dal Porto in prestito secco (circa 7 milioni), senza diritto o obbligo di riscatto, ma con una sorta di prelazione a favore della Juventus. Per acquistarlo serviranno 30 milioni, cifra che il Porto richiederà in via prioritaria proprio al club bianconero. Il ds Giuntoli a dicembre si era detto convinto della permanenza, sottolineando l’ottimo rapporto con l’agente del giocatore. Ma oggi, tra lo scarso minutaggio e il modulo poco favorevole, secondo il Corriere dello Sport l’ipotesi dell’addio è la più probabile, soprattutto se Tudor sarà confermato anche per la prossima stagione.
Tutto potrebbe però cambiare se la Juve riuscisse a conquistare un posto tra le prime quattro, obiettivo che garantirebbe la Champions League e quindi nuove risorse economiche. Ma a meno di sorprese o di una svolta nel rapporto tra Tudor e il giovane talento, 30 milioni per un’alternativa sembrano eccessivi per una Juve che punta a sostenibilità e investimenti mirati.
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