
Juventus, Gatti: "Volevamo giocarci anche noi lo Scudetto. Il 4° posto è il minimo"
Federico Gatti, difensore della Juventus, ha parlato a margine dell'evento Inside the Sport organizzato dall'USSI a Coverciano. Di seguito le dichiarazioni riprese da Tuttomercatoweb.com: "Il riconoscimento è bellissimo e fa piacere per il mio passato e quello che c'è stato. Godiamoci la giornata".
Come sta? Quando rientra?
"Fosse per me non sarei neanche uscito dal campo! C'è questa frattura, sto cercando di rientrare prima possibile. Martedì dovrei riprendere a correre, ma vediamo. Ora è la parte più importante della stagione".
Il vento alla Juventus è cambiato?
"Il 4° posto è l'obiettivo minimo, bisogna centrarlo in tutti i modi. Avremo due partite durissime fuori casa e da lì arriverà tanto del nostro futuro. Dobbiamo portarci a casa la qualificazione in Champions".
Cosa non ha funzionato?
"L'obiettivo è vincere ogni partita e competizione, l'ho respirato da quando sono arrivato alla Juventus. Non si può essere contenti di questi risultati, facciamoci tutti un esame di coscienza, mi ci metto io per primo. Ma dalla mia vita ho imparato che le difficoltà aiutano per il futuro e mi auguro che sia anche questo il caso".
Napoli e Inter a giocarsi lo Scudetto, ci avevate mai pensato?
"Sì e no. Ho sempre sperato che ci fossimo anche noi... Vedremo il prossimo anno, tra loro però ci sarà una bella lotta".
Cosa ha cambiato Tudor?
"Ancora è presto ma è stato calciatore della Juventus per tanti anni e conosce l'ambiente di un club che non è come tanti altri. Si è imposto parlandoci anche del suo passato".
La lotta Champions è aperta.
"Tante squadre in pochi punti, penso non sia mai stata così agguerrita".
Cosa le ha detto Buffon?
"Ogni volta che parla è sempre bello ascoltarlo...".
A che punto siete con il rinnovo con la Juventus?
"Paradossalmente questa è stata la mia miglior stagione, personalmente. Sul futuro io sono di Torino e giocare per la squadra della mia città è la cosa più bella che potessi chiedere".
Yildiz ha chiesto scusa.
"Conosco bene i genitori e la famiglia di Kenan, la reazione gli servirà come crescita per il futuro. Ci abbiamo parlato, ha tutto il nostro appoggio. So bene che è tutto il contrario di quel gesto. Per noi è un giocatore fondamentale".
Come sta? Quando rientra?
"Fosse per me non sarei neanche uscito dal campo! C'è questa frattura, sto cercando di rientrare prima possibile. Martedì dovrei riprendere a correre, ma vediamo. Ora è la parte più importante della stagione".
Il vento alla Juventus è cambiato?
"Il 4° posto è l'obiettivo minimo, bisogna centrarlo in tutti i modi. Avremo due partite durissime fuori casa e da lì arriverà tanto del nostro futuro. Dobbiamo portarci a casa la qualificazione in Champions".
Cosa non ha funzionato?
"L'obiettivo è vincere ogni partita e competizione, l'ho respirato da quando sono arrivato alla Juventus. Non si può essere contenti di questi risultati, facciamoci tutti un esame di coscienza, mi ci metto io per primo. Ma dalla mia vita ho imparato che le difficoltà aiutano per il futuro e mi auguro che sia anche questo il caso".
Napoli e Inter a giocarsi lo Scudetto, ci avevate mai pensato?
"Sì e no. Ho sempre sperato che ci fossimo anche noi... Vedremo il prossimo anno, tra loro però ci sarà una bella lotta".
Cosa ha cambiato Tudor?
"Ancora è presto ma è stato calciatore della Juventus per tanti anni e conosce l'ambiente di un club che non è come tanti altri. Si è imposto parlandoci anche del suo passato".
La lotta Champions è aperta.
"Tante squadre in pochi punti, penso non sia mai stata così agguerrita".
Cosa le ha detto Buffon?
"Ogni volta che parla è sempre bello ascoltarlo...".
A che punto siete con il rinnovo con la Juventus?
"Paradossalmente questa è stata la mia miglior stagione, personalmente. Sul futuro io sono di Torino e giocare per la squadra della mia città è la cosa più bella che potessi chiedere".
Yildiz ha chiesto scusa.
"Conosco bene i genitori e la famiglia di Kenan, la reazione gli servirà come crescita per il futuro. Ci abbiamo parlato, ha tutto il nostro appoggio. So bene che è tutto il contrario di quel gesto. Per noi è un giocatore fondamentale".
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