Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Serie A
Cagliari, Nicola: "Ci siamo preparati bene. Juve avversario di livello"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:40Serie A
di Giancarlo Cornacchia

Cagliari, Nicola: "Ci siamo preparati bene. Juve avversario di livello"

12.00. Alle ore 12.15, presso la sala stampa dell'Unipol Domus, il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, presenterà ai giornalisti presenti la gara contro la Juventus.

12.15. Inizia la conferenza.

Quella di domani sarà una gara particolare. Come ha vissuto la squadra questa settimana?
"Siamo nel clima partita. Oggi abbiamo anche avuto un bel bagno di folla. È stato importante sotto l'aspetto mentale vedere i nostri tifosi. Ci siamo preparati in maniera intensa, affronteremo un avversario di livello".

Che Juventus si aspetta?
"In Champions ha fatto una gara di ottimo livello, almeno per un'ora. Avremo la possibilità di costruire qualche pericolo. Per noi sarà una partita che ci metterà nelle condizioni di migliorare. Incontreremo una squadra che produce un calcio moderno, abili ad imbucare i mediani nei due centrali. Sanno costruire in ampiezza. Ma sappiamo che contro le grandi squadre ci siamo saputi distinguere, dovremo avere lo spirito giusto, riconoscendo il valore dell'avversario, ma essendo consci delle nostre potenzialità".

I tifosi hanno chiesto una vittoria. Domani potrebbe essere la volta buona contro una big?
"Difficile rispondere ad una domanda del genere. È un nostro desiderio, ci proveremo. Contro le big abbiamo il desiderio di confrontarci, sognando di ottenere il massimo".

Ci potrebbero essere similitudini con la gara di Bergamo?
"No, sono due squadre completamente differenti. L'Atalanta ha un suo pedigree di livello internazionale, la Juve lo sta definendo. Hanno modi differenti di attaccare l'avversario e lo spazio. Dovremo essere in grado di andare oltre la gara di Bergamo, tenere sempre alto il livello di aggressività. L'andata? Fu una gara di livello, ma ora la Juventus ha anche giocatori diversi come Kolo Muani, è molto più aggressiva".

Si aspetta una Juventus stanca?
"No, verrà in assetto da guerra. Oramai i giocatori sono allenati per giocare più gare e recuperare nel più breve tempo possibile. In questo calcio non basta correre, ma bisogna farlo bene. Se non corri in maniera qualitativa non serve a nulla".


Come stanno gli acciaccati?
"Gaetano sta bene, vedrò se impiegarlo dall'inizio o a partita in corso. Coman prosegue nel suo lavoro e sta centellinando il suo progresso. Luvumbo sta lavorando a pieno regime, ma mentalmente teme di ricadere nell'infortunio, normale non avere ancora piena confidenza".

A Bergamo primo clean sheet di Caprile: c'è stato uno step di concentrazione?
"Abbiamo fatto una partita ordinata. La concentrazione l'abbiamo mantenuta soprattutto nell'interpretazione della gara. Il passaggio da una fase all'altra è fondamentale, ed è ovvio che la concentrazione va mantenuta in maniera costante".

Quali margini di crescita ha Adopo?
"E' la prima volta che ha continuità nelle prestazioni. E' anche nostro compito metterlo nelle migliori condizioni. Ha margini di crescita elevatissimi, deve migliorare nei dettagli specifici, leggere la lettura negli spazi, l'incisività che deve avere negli spazi, nonché il giusto posizionamento nella fase difensiva. Non mi aspetto che lo faccia bene sin da subito, è giovane".

Ha parlato con Palomino? Quanto la spaventa poterlo perdere?
"Pare sia vera la notizia. Sono contento per lui. Per noi è importante e non abbiamo interesse nel vederlo andare via. Quando viene chiamato in causa è sempre pronto, ed aiuta la maturazione dei più giovani. Laddove dovesse partire io non porrò ostacoli".

In quali momenti si è sentito orgoglioso di essere il tecnico del Cagliari?
"Sin dai primi istanti, quando ho visto l'affetto dei tifosi. Personalmente mi gratificano le centinaia di lettere che ricevo dai bambini. Sto organizzando le risposte, perché è giusto farlo. Il futuro di questo sport sono proprio i bimbi".

Dove ha lavorato per cambiare l'atteggiamento della squadra, specie in trasferta?
"È un lavoro continuo. Dal punto di vista mentale non posso fare molto. Lavoro soprattutto sul campo e sul gruppo. Cerco di far capire l'importanza dell'unità di intenti".

12.40. Fine della conferenza.