Milan, il futuro di Ibrahimovic passa (anche) dal direttore sportivo. Ha scelto Tare

Non è una settimana straordinaria, per usare un eufemismo, per il Milan di Zlatan Ibrahimovic. Perché le due sconfitte consecutive contro Bologna e Lazio hanno messo una pietra tombale sulla possibilità del quarto posto, con le speranze già ridotte al lumicino anche precedentemente. Ora la situazione appare decisamente chiara: forse l'Europa League, non è da escludere anche la Conference, con l'opportunità di salvare la stagione con un'altra coppa dopo quella della Supercoppa Italiana. Con una Coppa Italia - e due trofei - non sarebbe una completa sciagura. Così c'è poco da sorridere, anche se Conceiçao probabilmente rimarrà fino al doppio derby con l'Inter, appunto.

E poi? Il futuro di Ibrahimovic passa anche dalla scelta del direttore sportivo. Lui vuole Igli Tare, in pole position su tutti. Accordi sulla parola già trovati e possibilità di chiudere nemmeno dopo troppo tempo. C'è un però: le ultime settimane di Ibra non sono piaciute moltissimo all'interno del Milan, anche se lui è legato più a RedBird e solo di riflesso ai rossoneri.

Quindi ci sono due scenari. Quello con Ibra che rimane al suo posto di comando, forse prendendo completamente in mano tutta la gestione, sia tecnica che economica. Oppure una senza, anche se attualmente RedBird crede nel suo consulente. Si vedrà.