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Thiago Motta e l'attacco alla squadra. Il mea culpa non basta: futuro alla Juve in bilico?
"Provo vergogna per il primo tempo, abbiamo toccato il fondo". E poi: "Spero ci siano critiche forti. Qualcuno pretende senza dare niente". Fino al mea culpa in conferenza stampa: "È colpa mia. Mi vergogno di aver visto così la mia squadra". Thiago Motta si è sfogato, per la prima volta in stagione, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, ai rigori, per mano dell'Empoli e il giorno dopo è tempo di processi e dibattiti, per una stagione che non ha mai trovato il punto di svolta. Al fallimento per l'uscita dalla Champions League, per meno del modesto PSV Eindhoven, si è aggiunto quello per l'addio alla competizione nazionale ma a fare rumore, oltre all'ennesima prestazione da dimenticare, è l'attacco, non velato, alla squadra nel post partita. L'ammissione di colpa, necessario, in sala stampa, non può bastare a giustificare lo sfogo avvenuto prima e la prima domanda che viene spontanea è: con chi era arrabbiato l'allenatore?
Le ipotesi.
Difficile, se non impossibile, avere certezze, visto che come prevedibile non sono stati fatti nomi, ma un'idea ce la possiamo fare. Il primo giocatore che viene in mente, inevitabilmente, è Dusan Vlahovic, finito ai margini dopo l'arrivo di Kolo Muani, almeno fino alla gara contro il Cagliari di domenica scorsa, ma molto probabilmente le parole di Motta non erano rivolte a lui, visto che è rimasto in campo per tutta la partita. L'altro nome è quello di Nico Gonzalez: troppi errori, troppa sufficienza, per un giocatore che sta facendo una fatica tremenda in questa sua prima stagione in maglia bianconera. C'è poi anche la possibilità che nel mirino sia finito Andrea Cambiaso. Dal giorno in cui è arrivata la notizia dell'interessamento da parte del Manchester City nei suoi confronti il suo rendimento è cambiato. Ok gli infortuni e gli acciacchi, ma non possono bastare a giustificare la sua involuzione.
Futuro in bilico per Motta?
A prescindere da quello che sarà il finale di stagione, con la Juventus che potrebbe addirittura rientrare in corsa per lo scudetto, ma ci crediamo poco, il futuro di Thiago Motta non può che essere in bilico. Nella peggiore delle ipotesi i bianconeri potrebbero anche uscire dai primi quattro posti e restare fuori dalla prossima Champions League e a quel punto sarebbe quasi impossibile riuscire a dare continuità al progetto iniziato la scorsa estate. Il tempo darà risposte certe, per adesso è soltanto iniziato il tempo delle riflessioni, con Thiago Motta che non può dormire sonni tranquilli, dopo due fallimenti nel giro di una settimana.
Le ipotesi.
Difficile, se non impossibile, avere certezze, visto che come prevedibile non sono stati fatti nomi, ma un'idea ce la possiamo fare. Il primo giocatore che viene in mente, inevitabilmente, è Dusan Vlahovic, finito ai margini dopo l'arrivo di Kolo Muani, almeno fino alla gara contro il Cagliari di domenica scorsa, ma molto probabilmente le parole di Motta non erano rivolte a lui, visto che è rimasto in campo per tutta la partita. L'altro nome è quello di Nico Gonzalez: troppi errori, troppa sufficienza, per un giocatore che sta facendo una fatica tremenda in questa sua prima stagione in maglia bianconera. C'è poi anche la possibilità che nel mirino sia finito Andrea Cambiaso. Dal giorno in cui è arrivata la notizia dell'interessamento da parte del Manchester City nei suoi confronti il suo rendimento è cambiato. Ok gli infortuni e gli acciacchi, ma non possono bastare a giustificare la sua involuzione.
Futuro in bilico per Motta?
A prescindere da quello che sarà il finale di stagione, con la Juventus che potrebbe addirittura rientrare in corsa per lo scudetto, ma ci crediamo poco, il futuro di Thiago Motta non può che essere in bilico. Nella peggiore delle ipotesi i bianconeri potrebbero anche uscire dai primi quattro posti e restare fuori dalla prossima Champions League e a quel punto sarebbe quasi impossibile riuscire a dare continuità al progetto iniziato la scorsa estate. Il tempo darà risposte certe, per adesso è soltanto iniziato il tempo delle riflessioni, con Thiago Motta che non può dormire sonni tranquilli, dopo due fallimenti nel giro di una settimana.
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