L'Empoli butta fuori la Juve dalla Coppa Italia: terzo obiettivo fallito

La Juventus 2024-2025 firmata Thiago Motta ha già fallito tre obiettivi su quattro. Dopo la Supercoppa Italiana e la mancata qualificazione agli ottavi di Champions League, la squadra bianconera viene eliminata ai quarti di Coppa Italia da quel che rimaneva dell’Empoli, squadra che in campionato sta lottando per la retrocessione e che era priva di ben 10 giocatori all’Allianz Stadium. Non ci sono giustificazioni per una prestazione oscena nella prima frazione di gioco e positiva nella ripresa, ma il minimo sindacale e comunque non abbastanza da ribaltare lo svantaggio.

L’approccio al match è stato quello di una squadra che pensava di averla già vinta a tavolino, a conferma che la partita sia stata preparata mentalmente male. Nico Gonzalez ha sbagliato clamorosamente un gol che sembrava fatto, poi c’è stata l’ennesima rete subita con difesa passiva che ha messo la strada in salita. Ci si attendeva una reazione dei bianconeri dopo il gol di Maleh, invece la squadra di Thiago Motta ha continuato a palleggiare inutilmente zampettando per il campo in maniera confusa e confusionaria. E alla fine, è andata anche di lusso, perché l’Empoli ha avuto prima dell’intervallo l’occasione dello 0-2, che si è invece stampata sul palo.

Nella ripresa, onestamente, qualcosa di buono si è visto, ma non abbastanza per ribaltare una situazione purtroppo compromessa. Motta ha tolto Koopmeiners, ancora una volta in versione ectoplasma, e ha schierato una formazione altamente offensiva. La rete del pareggio, però, è arrivata solo per via di un’invenzione personale da parte di Thuram, miglior giocatore per distacco di questa stagione e spesso relegato in panchina dal tecnico bianconero. Il resto è stato solo un tentativo costantemente fumoso di palleggiare fino all’eternità per provare ad entrare con la palla in porta.

Questa gara può essere vista come la summa dei limiti della Juventus 2024-2025, una squadra che non si è mai realmente evoluta e che ha continuato ad alternare risultati e prestazioni. Anche quando vi è la possibilità, i bianconeri non calciano mai dal limite, cercando questo tiki taka esasperato che non ha sbocchi e che spesso finisce per inibire le qualità dei singoli. Ne sa qualcosa Kolo Muani, il cui impatto iniziale era stato devastante, ma pian piano si è adeguato al contesto, perdendo quella sua spensieratezza e risolutezza che sarebbero molto importanti per questa squadra.

Al 27 febbraio la Juventus ha fallito tre obiettivi su quattro e soprattutto non è né carne né pesce. Non si è costruito onestamente quasi nulla in vista del futuro e la prospettiva è quella di assistere la prossimo stagione a un nuovo anno zero. Posto che la qualificazione alla prossima Champions League è un passo obbligato. La posizione dell’allenatore, invece, sarà valutata a bocce ferme, ma non solo sulla base dei risultati, bensì sulla gestione globale del gruppo squadra. Non è da escludere nemmeno un “si salvi chi può”, perché alcune voci sostengono che anche il Football Director sia sotto osservazione. E come potrebbe non esserlo visto che il progetto tecnico parte da lui?