Eljero Elia, il bidone della prima Juventus di Conte. Ancora in campo con il Den Haag

Prima del 3-5-2, il credo tattico di Antonio Conte era il 4-2-4. Così aveva vinto la Serie B con Bari e Siena, ma anche floppato all'Atalanta alla sua prima esperienza in un club di A. Nell'estate del 2011 chiese dei rinforzi sulle fasce, due ali veloci e tecniche per provare a fare la differenza negli uno contro uno. Da una parte arrivò Milos Krasic, serbo, che nelle prime partite riuscì a diventare un idolo, salvo poi ripiegare. Eljero Elia invece non ha mai impressionato, arrivando a fine agosto e giocando solamente quattro partite in campionato. Anche perché nel frattempo Conte cambiò il proprio quadro tattico, utilizzando la retroguardia a tre. Senza più cambiarlo.

Dopo Werder, Southampton e soprattutto Feyenoord, dove era riuscito anche a ritrovare la maglia della nazionale olandese, seppur per un breve periodo. Curiosità, Elia finì la sua carriera con la selezione Oranje contro l'Italia, nel 2018, in una triste sfida fra chi era rimasto fuori dal Mondiale del 2018.

Qualche anno fa Elia parlò proprio della sua avventura alla Juventus, confidando di essere stato costretto. "Volevo andare al Bayern, invece l'Amburgo mi obbligò ad accettare la Juventus. Arnesen mi disse che l'Amburgo aveva bisogno di soldi e che avrei dovuto per forza accettare la Juventus. Mi minacciò aggiungendo che non avrei più giocato se non avessi firmato coi bianconeri. Me ne andai troppo presto dall'Amburgo, io però volevo restare e fare una grande stagione per impressionare il Bayern. Purtroppo il mio trasferimento in Baviera non è mai arrivato e le cose alla Juve non andarono per niente bene". Oggi Eljero Elia compie 38 anni.