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Sacchi analizza: "Milan, ecco la reazione con Conceiçao. Favorita in finale? Facile, l'Inter"
"E chi l’avrebbe detto alla fine del primo tempo? Io di sicuro no". È questa la reazione sbalordita di Arrigo Sacchi nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport circa la rimonta centrata dal Milan ieri in semifinale ai danni della Juventus. Un 2-1 che ha permesso ai rossoneri di sbarcare in finale di Supercoppa contro l'Inter. "Dopo l’intervallo ero convinto che la Juve avrebbe difeso il vantaggio e
poi allungato. E invece la storia è improvvisamente cambiata. Questo fa parte del calcio. Direi, anzi, che è il bello del calcio".
Theo Hernandez ha fatto la frittata (su Yildiz, ndr)...
"Ma come si può fare una diagonale simile? Significa non essere concentrati, non essere sul pezzo, non leggere lo sviluppo dell’azione. Però, dopo quell’errore, si è ripreso e questo testimonia che il carattere c’è".
Che cosa può voler dire questa vittoria per il Milan?
"Credo che si tratti di un segnale positivo dopo l’avvicendamento in panchina. È chiaro che, dal punto di vista tattico, Sergio Conceiçao non ha avuto il tempo per incidere. Però la reazione nella ripresa c’è stata. Il gruppo, evidentemente, ha energie per ribaltare le situazioni negative e ha conoscenze calcistiche per affrontare anche un’avversaria difficile come la Juve".
Adesso ci sarà il derby in finale: Inter contro Milan per la Supercoppa Italiana. Favorita?
"Risposta facile: l’Inter. I nerazzurri non sono forti, sono fortissimi. È una squadra matura, quella di Simone Inzaghi, sta crescendo partita dopo partita: ciò significa che c’è un grande lavoro alla base, che c’è un progetto da seguire".
poi allungato. E invece la storia è improvvisamente cambiata. Questo fa parte del calcio. Direi, anzi, che è il bello del calcio".
Theo Hernandez ha fatto la frittata (su Yildiz, ndr)...
"Ma come si può fare una diagonale simile? Significa non essere concentrati, non essere sul pezzo, non leggere lo sviluppo dell’azione. Però, dopo quell’errore, si è ripreso e questo testimonia che il carattere c’è".
Che cosa può voler dire questa vittoria per il Milan?
"Credo che si tratti di un segnale positivo dopo l’avvicendamento in panchina. È chiaro che, dal punto di vista tattico, Sergio Conceiçao non ha avuto il tempo per incidere. Però la reazione nella ripresa c’è stata. Il gruppo, evidentemente, ha energie per ribaltare le situazioni negative e ha conoscenze calcistiche per affrontare anche un’avversaria difficile come la Juve".
Adesso ci sarà il derby in finale: Inter contro Milan per la Supercoppa Italiana. Favorita?
"Risposta facile: l’Inter. I nerazzurri non sono forti, sono fortissimi. È una squadra matura, quella di Simone Inzaghi, sta crescendo partita dopo partita: ciò significa che c’è un grande lavoro alla base, che c’è un progetto da seguire".
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