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Calcagno sul Corriere della Sera: "Abbiamo i giocatori e tutto quel che serve per non fallire ancora"
Questa l'analisi del giornalista Domenico Calcagno all'indomani del sorteggio dei giorni di qualificazione mondiale sulle colonne de Corriere della Sera: "Meglio la Slovacchia o la Norvegia? La domanda non merita nemmeno una risposta. Non è l’Italia che deve preoccuparsi, semmai i suoi avversari.
È vero: la Slovacchia di Hamsik ci cacciò fuori dal Mondiale in Sudafrica (forse la nostra peggiore esibizione ma allora non potevamo prevedere che il peggio doveva ancora venire) e Haaland è un centravanti di indubbie qualità. Ma l’Italia non può farsi spaventare da due Nazionali che hanno vinto nulla e hanno sempre vissuto nelle periferie del calcio mentre noi di Mondiali ne abbiamo vinti quattro.
Come direbbe Allegri, ci sono le categorie, e l’Italia appartiene a un’altra categoria rispetto a Slovacchia e Norvegia. Dopo aver saltato la fase finale di Russia 2018 (eliminati dalla Svezia) e quella del Qatar 2022 (eliminati dalla Macedonia del Nord), una terza catastrofe (sportiva) va evitata. E d’accordo che in campo non va la storia, ma l’Italia, messa in campo in modo logico (non come all’Europeo in Svizzera) non dovrebbe avere troppi problemi a far fuori slovacchi o Haaland e i suoi fratelli, che sono molto meno bravi di lui".
È vero: la Slovacchia di Hamsik ci cacciò fuori dal Mondiale in Sudafrica (forse la nostra peggiore esibizione ma allora non potevamo prevedere che il peggio doveva ancora venire) e Haaland è un centravanti di indubbie qualità. Ma l’Italia non può farsi spaventare da due Nazionali che hanno vinto nulla e hanno sempre vissuto nelle periferie del calcio mentre noi di Mondiali ne abbiamo vinti quattro.
Come direbbe Allegri, ci sono le categorie, e l’Italia appartiene a un’altra categoria rispetto a Slovacchia e Norvegia. Dopo aver saltato la fase finale di Russia 2018 (eliminati dalla Svezia) e quella del Qatar 2022 (eliminati dalla Macedonia del Nord), una terza catastrofe (sportiva) va evitata. E d’accordo che in campo non va la storia, ma l’Italia, messa in campo in modo logico (non come all’Europeo in Svizzera) non dovrebbe avere troppi problemi a far fuori slovacchi o Haaland e i suoi fratelli, che sono molto meno bravi di lui".
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