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Il nuovo Statuto favorisce la Serie A? Gravina spiega: "Ora è più autonoma della Premier"
Lunga e interessante intervista rilasciata dal presidente della FIGC Gabriele Gravina al 'Corriere dello Sport'. Nella settimana iniziata con la modifica dello Statuto della Federazione, il numero uno di via Allegri ha risposto del suo rapporto con la Lega Serie A che in occasione della votazione di tre giorni fa è apparsa spaccata: "Quelle astensioni provano che la maggior parte delle società di Serie A ha compreso lo sforzo fatto per valorizzare il peso della Lega di A, e quindi è una presa di distanza rispetto a chi ha tentato di forzare la mano, in un’ottica non costruttiva ma esclusivamente oppositiva".
E ancora in un altro passaggio: "Adesso la Serie A ha un’autonomia ben maggiore rispetto a quella del cosiddetto “modello Premier League”. Non a caso in Inghilterra la Federazione ha il diritto di veto anche sull’elezione degli organi direttivi della Lega. L'autonomia delle Leghe nell’organizzare i campionati diventa piena e non più demandata dalla FIGC. Ogni Lega potrà inserire playoff e playout senza dover dare conto alle altre Leghe e alla Federazione. Certo, deve raggiungere un’intesa con la Lega o le Leghe su cui la decisione impatta, e poi il Consiglio federale delibera con la maggioranza dei tre-quarti, sentito il parere delle componenti tecniche perché nessuno può cambiare i campionati da solo. Per fare un esempio: se la serie A passasse a 18 squadre, dovrebbe farne salire tre dalla B e retrocederne cinque. Ma la B si troverebbe con 22 squadre. E dovrebbe a sua volta scaricarle sulla C. Un’intesa è necessaria".
La Lega Serie A dopo la riforma dello Statuto potrà decidere le norme che la riguardano senza dover tener conto del parere delle altre Leghe. Gravina la spiega così: "Un organo di garanzia e di coordinamento, questo diventerà la Federazione, rinunciando a gestire in proprio. Ma soprattutto, nei confronti della Lega di A, rinunciando a decidere d’autorità... Vuol dire, per esempio, che le norme che riguardano specificamente la serie A sono emanate solo d’intesa con la medesima Lega. Si chiama 'intesa forte' e si sostanzia in una paritaria codeterminazione nel contenuto dell’atto tra Federazione e Lega. E se l’intesa non si trova? In caso di mancato accordo, l’autonomia della Lega è pienamente salvaguardata, perché si continuerà ad applicare la normativa in vigore. Niente potrà cambiare contro la sua volontà".
LEGGI ANCHE - Terzo mandato alla guida della FIGC? Gravina: "Scioglierò la riserva tra qualche giorno"
E ancora in un altro passaggio: "Adesso la Serie A ha un’autonomia ben maggiore rispetto a quella del cosiddetto “modello Premier League”. Non a caso in Inghilterra la Federazione ha il diritto di veto anche sull’elezione degli organi direttivi della Lega. L'autonomia delle Leghe nell’organizzare i campionati diventa piena e non più demandata dalla FIGC. Ogni Lega potrà inserire playoff e playout senza dover dare conto alle altre Leghe e alla Federazione. Certo, deve raggiungere un’intesa con la Lega o le Leghe su cui la decisione impatta, e poi il Consiglio federale delibera con la maggioranza dei tre-quarti, sentito il parere delle componenti tecniche perché nessuno può cambiare i campionati da solo. Per fare un esempio: se la serie A passasse a 18 squadre, dovrebbe farne salire tre dalla B e retrocederne cinque. Ma la B si troverebbe con 22 squadre. E dovrebbe a sua volta scaricarle sulla C. Un’intesa è necessaria".
La Lega Serie A dopo la riforma dello Statuto potrà decidere le norme che la riguardano senza dover tener conto del parere delle altre Leghe. Gravina la spiega così: "Un organo di garanzia e di coordinamento, questo diventerà la Federazione, rinunciando a gestire in proprio. Ma soprattutto, nei confronti della Lega di A, rinunciando a decidere d’autorità... Vuol dire, per esempio, che le norme che riguardano specificamente la serie A sono emanate solo d’intesa con la medesima Lega. Si chiama 'intesa forte' e si sostanzia in una paritaria codeterminazione nel contenuto dell’atto tra Federazione e Lega. E se l’intesa non si trova? In caso di mancato accordo, l’autonomia della Lega è pienamente salvaguardata, perché si continuerà ad applicare la normativa in vigore. Niente potrà cambiare contro la sua volontà".
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