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Calha-gol, poi l'Inter alza il muro e resiste: 1-0 all'Arsenal, Inzaghi può pensare a Conte
Inter batte Arsenal: 1-0, decide Calhanoglu.
Hakan Calhanoglu trasforma il diciannovesimo rigore su diciannove tirati da quando è nerazzurro, poi l'Inter gioca una ripresa da Fort Alamo ed esce vittoriosa. Ecco come i nerazzurri di Simone Inzaghi, per una volta molto pratici più che belli da vedere, superano l'Arsenal nella quarta giornata di Champions League. A San Siro finisce 1-0 grazie alla rete del centrocampista turco, al rientro dall'infortunio, nel recupero del primo tempo. Vano l'assedio dei Gunners, che nel secondo temp si schiantano sulla solidità della squadra di Simone Inzaghi. Sono tre punti preziosi per i campioni d'Italia: un tempo, a quota dieci dopo quattro giornate, gli ottavi erano ipotecati. Nella nuova Champions non è così, ma la Milano nerazzurra adesso pensa anche alle prime posizioni della maxi-classifica. Ci sarà tempo, perché ora si fa sul serio anche in campionato: domenica al Meazza arriva il Napoli di Antonio Conte.
Il live TMW di Inter-Arsenal
Calhanoglu non perdona. L'Inter parte col botto, dopo due minuti solo la traversa ferma Dumfries: controllo e tiro su cross di Zielinski. Calhanoglu scalda il destro da fuori: palla a lato, ma il turco sarà decisivo. Da lì in poi, quaranta minuti di botte e calcio all'inglese, senza grandi occasioni. Lautaro e Gabriel sgomitano in area sui corner: Kovacs li ammonisce alla prima occasione, ma il duello persiste. Qualche incertezza di Sommer sia nelle uscite che nelle respinte, a complicare lo spettacolo in campo ci pensa anche un manto erboso rivedibile. Nel finale, ecco l'episodio chiave: Merino devia col braccio una conclusione di Taremi. Rigore per l'Inter, dal dischetto va Calhanoglu che si conferma letale: 1-0 all'intervallo.
Polveri bagnate per l'Arsenal. Arteta - che sarà ammonito in corso di ripresa per aver fermato con le mani la palla mentre era in gioco -corre ai ripari e sacrifica proprio Merino, al suo posto ecco Gabriel Jesus: l'Arsenal si sbilancia in avanti e crea pericoli. Dumfries salva sulla linea una deviazione aerea di Gabriel sul calcio d'angolo, all'ora di gioco il tiro-cross di Havertz per poco non beffa Sommer che se la cava di reazione più che d'istinto. Anche Inzaghi opera delle sostituzioni, calando i carichi da novanta: dentro Barella, Thuram e Mkhitaryan. A uscire, fra gli altri, Lautaro, ma anche Calhanoglu per Asllani. Sono sempre gli inglesi a rendersi pericolosi: questa volta è Bisseck a salvare Sommer su conclusione a botta sicura di Havertz da dentro l'area di rigore. A una decina di minuti dal novantesimo, Inzaghi alza le barricate: fuori Taremi, dentro Dimarco e l'Inter passa al 5-4-1. Finale splatter: Bisseck e Havertz finiscono testa contro testa su un contrasto aereo. Ha la peggio l'attaccante, che esce dal campo sanguinante e lascia spazio al recuperato Odegaard.
Hakan Calhanoglu trasforma il diciannovesimo rigore su diciannove tirati da quando è nerazzurro, poi l'Inter gioca una ripresa da Fort Alamo ed esce vittoriosa. Ecco come i nerazzurri di Simone Inzaghi, per una volta molto pratici più che belli da vedere, superano l'Arsenal nella quarta giornata di Champions League. A San Siro finisce 1-0 grazie alla rete del centrocampista turco, al rientro dall'infortunio, nel recupero del primo tempo. Vano l'assedio dei Gunners, che nel secondo temp si schiantano sulla solidità della squadra di Simone Inzaghi. Sono tre punti preziosi per i campioni d'Italia: un tempo, a quota dieci dopo quattro giornate, gli ottavi erano ipotecati. Nella nuova Champions non è così, ma la Milano nerazzurra adesso pensa anche alle prime posizioni della maxi-classifica. Ci sarà tempo, perché ora si fa sul serio anche in campionato: domenica al Meazza arriva il Napoli di Antonio Conte.
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Calhanoglu non perdona. L'Inter parte col botto, dopo due minuti solo la traversa ferma Dumfries: controllo e tiro su cross di Zielinski. Calhanoglu scalda il destro da fuori: palla a lato, ma il turco sarà decisivo. Da lì in poi, quaranta minuti di botte e calcio all'inglese, senza grandi occasioni. Lautaro e Gabriel sgomitano in area sui corner: Kovacs li ammonisce alla prima occasione, ma il duello persiste. Qualche incertezza di Sommer sia nelle uscite che nelle respinte, a complicare lo spettacolo in campo ci pensa anche un manto erboso rivedibile. Nel finale, ecco l'episodio chiave: Merino devia col braccio una conclusione di Taremi. Rigore per l'Inter, dal dischetto va Calhanoglu che si conferma letale: 1-0 all'intervallo.
Polveri bagnate per l'Arsenal. Arteta - che sarà ammonito in corso di ripresa per aver fermato con le mani la palla mentre era in gioco -corre ai ripari e sacrifica proprio Merino, al suo posto ecco Gabriel Jesus: l'Arsenal si sbilancia in avanti e crea pericoli. Dumfries salva sulla linea una deviazione aerea di Gabriel sul calcio d'angolo, all'ora di gioco il tiro-cross di Havertz per poco non beffa Sommer che se la cava di reazione più che d'istinto. Anche Inzaghi opera delle sostituzioni, calando i carichi da novanta: dentro Barella, Thuram e Mkhitaryan. A uscire, fra gli altri, Lautaro, ma anche Calhanoglu per Asllani. Sono sempre gli inglesi a rendersi pericolosi: questa volta è Bisseck a salvare Sommer su conclusione a botta sicura di Havertz da dentro l'area di rigore. A una decina di minuti dal novantesimo, Inzaghi alza le barricate: fuori Taremi, dentro Dimarco e l'Inter passa al 5-4-1. Finale splatter: Bisseck e Havertz finiscono testa contro testa su un contrasto aereo. Ha la peggio l'attaccante, che esce dal campo sanguinante e lascia spazio al recuperato Odegaard.
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