Milan, la plusvalenza per Kalulu è l'unico motivo per cui sorridere. Ceduto troppo in fretta

La partita di Pierre Kalulu contro il Milan è stata più che discreta. La retroguardia juventina non ha avuto grossi imbarazzi, questo è vero, ma va da sé che la presenza del francese continui a essere fondamentale per la squadra di Thiago Motta. Anche grazie alla sua capacità di essere duttile può essere schierato ovunque - come spiegato da lui stesso prima della partita - ed è un punto fermo, con un riscatto che sembra oramai fuori discussione. Si potrà aspettare anche fino a giugno, ma dopo i dubbi di quest'estate probabilmente non ci saranno nuovi ripensamenti per rimanere in bianconero.

È stata però anche una rivalsa nei confronti del Milan. Perché Emerson Royal, preso di fatto al suo posto, è incappato nella solita partita poco meno che sufficiente, con un cartellino giallo in più. Verrebbe da chiedersi, al netto degli infortuni, perché i rossoneri abbiano deciso di sacrificarlo così, a cuor leggero. L'unica motivazione è quella della plusvalenza: Kalulu era arrivato a zero e sarà una cessione che risanerà bellamente il bilancio nel corso della prossima estate, quando sarà riscattato per 13 milioni. Per il resto sembra una cessione che è stata valutata davvero troppo in fretta.

Queste le parole del francese dopo la sfida di San Siro. "Punto importante, contro un avversario di qualità. Potevamo fare di più per vincere, ma era fuori casa e quando non perdiamo va bene per avanzare. Non è una partita come le altre, c'è sempre un'emozione in più. Devo fare il professionista, ma in questo stadio è un qualcosa di differente. Motivazioni in più per quanto successo in estate? Il calcio è sempre fatto di decisioni. Vogliamo sempre vincere, al di là dell'avversario. Sappiamo che non corriamo grandi pericoli, grazie anche ai centrocampisti e agli attaccanti".