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Juventus, Kalulu: "Thiago Motta per è il top, ecco cosa mi ha detto la prima volta"
Nel corso di una lunga intervista concessa a DAZN, il difensore della Juventus Pierre Kalulu ha parlato anchhe del rapporto con Thiago Mogga
"Quando l'ho chiamato mi ha detto: “Sei pronto a giocare ogni 3 giorni?” Ho risposto: “Sì, dove mi vedi giocare?” E lui: “A destra, al centro e anche a sinistra”. Tutto mi sembrava molto chiaro E ho pensato che per me è il top. E poi mi ha detto: “Le scelte della partita si fanno in allenamento!”. Con i tifosi c’è un sentimento forte, è come se fosse una relazione d’amore.
C’è molto calore, tutto è bellissimo, senti le vibrazioni. Pelle d'oca. Quando c'è il riscaldamento ed entri proprio allo stadio sono gli unici momenti in cui ancora puoi apprezzare l'ambiente e sentire veramente tutto. Senti, quando i tifosi cantano. Ma sia che siamo allo stadium, sia che siamo fuori sento che i nostri tifosi sono molto caldi. Questo è il momento più piacevole per me personalmente. Voglio essere quello che ero da bambino, è difficile ma ci provo. Perché essere un tifoso vuol dire dare tanto amore, dare tanta passione e qualche volta è normale che siano arrabbiati perché non sempre la tua squadra vince. Però bisogna sempre ricordarsi del bambino che dentro di te e che voleva solo fare questo lavoro e sul campo siamo lì per lavorare, ma la sconfitta c'è ed è difficile vincere tutte le partite. La sconfitta ti aiuta a capire che devi lavorare di più.
"Quando l'ho chiamato mi ha detto: “Sei pronto a giocare ogni 3 giorni?” Ho risposto: “Sì, dove mi vedi giocare?” E lui: “A destra, al centro e anche a sinistra”. Tutto mi sembrava molto chiaro E ho pensato che per me è il top. E poi mi ha detto: “Le scelte della partita si fanno in allenamento!”. Con i tifosi c’è un sentimento forte, è come se fosse una relazione d’amore.
C’è molto calore, tutto è bellissimo, senti le vibrazioni. Pelle d'oca. Quando c'è il riscaldamento ed entri proprio allo stadio sono gli unici momenti in cui ancora puoi apprezzare l'ambiente e sentire veramente tutto. Senti, quando i tifosi cantano. Ma sia che siamo allo stadium, sia che siamo fuori sento che i nostri tifosi sono molto caldi. Questo è il momento più piacevole per me personalmente. Voglio essere quello che ero da bambino, è difficile ma ci provo. Perché essere un tifoso vuol dire dare tanto amore, dare tanta passione e qualche volta è normale che siano arrabbiati perché non sempre la tua squadra vince. Però bisogna sempre ricordarsi del bambino che dentro di te e che voleva solo fare questo lavoro e sul campo siamo lì per lavorare, ma la sconfitta c'è ed è difficile vincere tutte le partite. La sconfitta ti aiuta a capire che devi lavorare di più.
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