Juventus, spia rossa accesa
Facile prevedere che Teun darà forfait con Lazio e Stoccarda e proverà ad esserci, stringendo i denti, contro l’Inter il 27 ottobre; ma tutto dipenderà dai segnali che arriveranno dal suo fisico. Su Bremer è superfluo soffermarsi, purtroppo dopo l’operazione al crociato la sua stagione è pressochè terminata, con un rientro che potrebbe avvenire per il Mondiale per Club in estate, ma il resto della stagione per lui sarà off limits.
La Juve lavorerà sul recupero di Tim Weah, che è stato assente nelle ultime sfide, lui può rappresentare una soluzione da adottare sugli esterni, visto che Conceicao sarà squalificato per un turno, dopo la folle espulsione comminata da Marinelli. Corsie esterne in sofferenza visto che, con tutta probabilità, Nico Gonzalez non sarà abile e arruolabile per la ripresa del campionato e potrebbe ritornare solamente per l’Inter: una situazione non facile per il Mister italo-brasiliano che è già alle prese con una squadra che deve migliorare in tutto, spingendo forte sui concetti di continuità di prestazioni e risultati. Oltre a quelli citati, la Juventus si lecca le ferite per altre incognite fisiche che riguardano Arek Milik, il polacco quando sembrava pronto al ritorno per far rifiatare Vlahovic, è finito nuovamente sotto i ferri e se tutto va bene, potrebbe rivedere il campo tra un paio di mesi. Ma fornire una data sicura risulta davvero arduo, ben sappiamo che quando l’argomento sfiora la salute delle ginocchia di Milik, non si può essere mai certi nell’indicare un giorno o una settimana precisa.
Manca all’appello dei disponibili anche Vasilije Adzic, molto considerato da Motta e più volte citato dal Mister in conferenza,centrocampista offensivo del 2006, che praticamente non si è mai visto; resta da capire se il match contro la Lazio potrà diventare la sua prima volta con il bianconero addosso. O se bisognerà ancora attendere, visto che da inizio preparazione in poi, il ragazzo ha subito due infortuni muscolari consecutivi, che lo hanno sempre tenuto fuori dalle convocazioni. In casa Juve ci si augura che questa pausa possa rivelarsi salvifica, recuperando qualche giocatore magari con una sorpresa: significherebbe per qualcuno aver bruciato le tappe e accorciato le tempistiche, in modo da poter dare una mano alla squadra. Motta incrocia le dita, lavora con chi è rimasto alla Continassa, e si augura vivamente di non dover fare i salti mortali per redigere le formazioni delle prossime partite. Con una speranza nitida in cuor suo, che nemmeno un raffreddore sfiori gli uomini Juve, impegnati in giro per il mondo con le proprie nazionali.