Inter, costi invariati ma dare avere positivo. Gli stipendi pesano tanto: 227 milioni di euro

Il nuovo corso dell'Inter assomiglia tremendamente a quello vecchio, almeno nelle spese. Perché i costi sono sostanzialmente invariati, seppur lievemente più bassi rispetto all'anno precedente. Dai 465,5 milioni del 2023 ai 464,3 di questa, con gli stipendi che si sono lievemente alzati da 226,9 milioni a 227,4 di questa stagione.

È ovviamente la spesa più ingente per un club enorme come l'Inter e che comprende non solamente quelli della prima squadra ma anche della femminile e soprattutto dei vari impiegati e dirigenti della società nerazzurra.

Però è un ottimo indice il fatto che per una volta i costi siano stati inferiori al fatturato, 465,5 contro 473. "La differenza fra valore della produzione e costi della produzione risulta positiva per Euro 8.882 migliaia, in miglioramento per Euro 48.916 migliaia rispetto al medesimo periodo comparativo precedente (negativa per Euro 40.034 migliaia), per le risultanze degli effetti combinati descritti in precedenza".

E allora perché negativo? "La perdita di esercizio consolidata, pari a Euro 35.746 migliaia (Euro 85.373 migliaia al 30 giugno 2023) è stata determinata dall’effetto delle imposte correnti, differite e anticipate nette, pari ad Euro 9.194 migliaia, di cui Euro 9.916 migliaia riferibili alle imposte correnti, a seguito del carico fiscale IRAP di competenza dell’esercizio 2023/2024, parzialmente compensato dal minore onere da carico fiscale IRAP rilevato e di competenza degli esercizi precedenti, pari a Euro 308 migliaia".