Thiago Motta è pronto per giocarsi un'altra carta a sorpresa: il talento Adzic

La carta a sorpresa di Thiago Motta, forse a gara in corso piuttosto che a sfida contro la Lazio ancora da iniziare, può essere uno dei talenti più chiacchierati dell'intera estate della Juventus. Vasilije Adzic.

Chi è Adzic
Trequartista e interno di centrocampo moderno, di fisico e inserimento, nasce nel maggio 2006 a Niksic in Montenegro e da subito diventa uno dei talenti più precoci dell'intero football balcanico. Tutte le nazionali giovanili, poi la convocazione nell'Under 21, poi le prime gare in campionato. Col Buducnost diventa un vero e proprio perno della Nazionale, gioca pure nelle coppe europee e i paragoni si sprecano. In patria viene considerato un novello De Bruyne e, al netto dei paragoni pesanti, è un talento straordinario. A gennaio ha già visitato la Continassa, da lì la decisione definitiva di sposare i bianconeri. Cristiano Giuntoli lo avrebbe voluto già al Napoli, è riuscito poi a ingolorislo con la maglia della Juventus.

L'inizio con la Juventus
Thiago Motta lo ha voluto subito in prima squadra, colpito dalle straordinarie doti del classe 2006 portato in bianconero dagli uomini mercato. Dopo due stop per infortunio, insegue ancora l'esordio ma la sensazione è che arriverà molto presto. Forse già nel prossimo impegno di campionato contro la Lazio, tanto è che Thiago Motta non ha mai nascosto sia la stima per il giocatore che il coraggio nel lanciare questi ragazzi. Dopo Mbangula, sulla trequarti, sembra arrivata l'ora di Adzic.

I retroscena dell'arrivo alla Juventus
Coi colleghi della Gazzetta, il dg del Buducnost Podgorica, Novak Novakovic ha raccontato dei retroscena sullo sbarco di Adzic alla Juventus. "Era seguito da molti grandi club perché stava già brillando in prima squadra, a 16-17 anni era il giocatore più forte del campionato montenegrino. Così lo abbiamo convocato in sede e gli abbiamo elencato tutte le società che lo volevano, chiedendogli apertamente quale destinazione preferisse. Conosciamo questo mondo e come funzionano le cose, vogliamo che i nostri ragazzi abbiano successo, non che tornino nel nostro campionato nel giro di un paio di anni".