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Addio Schillaci, Carnevale: "Quando ho saputo che stava male speravo fosse una bugia"
Anche Andrea Carnevale, ex attaccante della Nazionale italiana nel Mondiale del 1990, ha voluto rendere omaggio a Salvatore Schillaci nel giorno della sua scomparsa attraverso le colonne di Repubblica:
"Ai mondiali Totò Schillaci arrivò da riserva, mi rubò il posto ma fu correttissimo. Io ero il titolare e lui la riserva, poi si sono invertiti i ruoli ma è stato tutto strameritato. Gli dicevo sempre, facendo una battuta, che aveva avuto fortuna. Avevo un grande affetto per lui, come tutti i giocatori di quel mondiale. Era molto timido, si sentiva quasi fuori posto in Nazionale, ma riuscì a conquistarsi il mondiale".
Carnevale, poi, ricorda l'ultimo contatto con l'ex compagno una decina di giorni fa: "Mi avevano detto che era stato ricoverato ma solo per una visita di controllo. Poi ho sentito che le sue condizioni si erano aggravate, speravo fosse una bugia. Purtroppo, sono quelle cose che ti lasciano senza fiato. Ho conosciuto un ragazzo straordinario. Eravamo a Sorrento, si volle fare una foto con me. Vidi questo ragazzo molto timido, con questi occhi sbarrati. Era straordinario. A Coverciano veniva e fumavamo una sigaretta insieme, aveva sempre questi occhi aperti e mi faceva molto ridere. Eravamo io, lui, Baggio, Vialli e abbiamo passato un periodo meraviglioso. Uomo fantastico, un ragazzo straordinario, ironico. Ho un ricordo bellissimo, gli ho voluto molto bene e faccio le condoglianze alla famiglia".
"Ai mondiali Totò Schillaci arrivò da riserva, mi rubò il posto ma fu correttissimo. Io ero il titolare e lui la riserva, poi si sono invertiti i ruoli ma è stato tutto strameritato. Gli dicevo sempre, facendo una battuta, che aveva avuto fortuna. Avevo un grande affetto per lui, come tutti i giocatori di quel mondiale. Era molto timido, si sentiva quasi fuori posto in Nazionale, ma riuscì a conquistarsi il mondiale".
Carnevale, poi, ricorda l'ultimo contatto con l'ex compagno una decina di giorni fa: "Mi avevano detto che era stato ricoverato ma solo per una visita di controllo. Poi ho sentito che le sue condizioni si erano aggravate, speravo fosse una bugia. Purtroppo, sono quelle cose che ti lasciano senza fiato. Ho conosciuto un ragazzo straordinario. Eravamo a Sorrento, si volle fare una foto con me. Vidi questo ragazzo molto timido, con questi occhi sbarrati. Era straordinario. A Coverciano veniva e fumavamo una sigaretta insieme, aveva sempre questi occhi aperti e mi faceva molto ridere. Eravamo io, lui, Baggio, Vialli e abbiamo passato un periodo meraviglioso. Uomo fantastico, un ragazzo straordinario, ironico. Ho un ricordo bellissimo, gli ho voluto molto bene e faccio le condoglianze alla famiglia".
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