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Questione ultras di Inter e Milan, Vaciago: "Analogie e differenze con il caso Juve"
L'indagine che coinvolge le tifoserie di Inter e Milan fa riaffiorare quanto accadde qualche anno fa alla Juventus. A questo proposito Guido Vaciago, dalle colonne di Tuttosport, ha voluto mettere i puntini sulle i delineando - a suo dire - un quadro di analogie e differenze tra i due casi: "Nel 2016 i mass media, non tutti ma molti, associavano con disinvoltura il nome della Juventus con quello della Ndrangheta, lasciando galleggiare nell’aria l’illazione di una certa complicità fra i club e la malavita organizzata, proprio mentre il club denunciava i malavitosi e collaborava fattivamente alle indagini".
Le circostanze in cui si trovò la Juventus e quelle in cui si trovano Milan e Inter sono le stesse? Vaciago risponde così: "Ci sono molte analogie, a partire dal nocciolo della questione: le società di calcio si trovano in una posizione che, viene da dire “fisiologicamente”, si presta al ricatto e all’estorsione da parte delle frange delinquenziali delle curve. Come è capitato alla Juventus di essere finita sotto ricatto, così è successo a Inter e Milan".
"Alla Juventus venne contestata la gestione della vendita dei biglietti, nelle carte degli inquirenti su Inter e Milan - puntualizza il giornalista - il perimetro delle contestazioni sembra essere più largo, così come il coinvolgimento dei membri della società, anche a livello apicale". "Restando alla storia, però, va sottolineato come la collaborazione della Juventus all’inchiesta fu totale. Inter e Milan - conclude - sono in un momento cruciale: i pm sono stati chiari nel chiedere ai due club piena collaborazione e la rescissione di qualsiasi legame con gli ultras. Il ruolo di parte lesa passa, inevitabilmente, da quella strada. Il livello di collaborazione può semplificare o complicare la vita ai dirigenti e alle società, anche in sede sportiva".
Le circostanze in cui si trovò la Juventus e quelle in cui si trovano Milan e Inter sono le stesse? Vaciago risponde così: "Ci sono molte analogie, a partire dal nocciolo della questione: le società di calcio si trovano in una posizione che, viene da dire “fisiologicamente”, si presta al ricatto e all’estorsione da parte delle frange delinquenziali delle curve. Come è capitato alla Juventus di essere finita sotto ricatto, così è successo a Inter e Milan".
"Alla Juventus venne contestata la gestione della vendita dei biglietti, nelle carte degli inquirenti su Inter e Milan - puntualizza il giornalista - il perimetro delle contestazioni sembra essere più largo, così come il coinvolgimento dei membri della società, anche a livello apicale". "Restando alla storia, però, va sottolineato come la collaborazione della Juventus all’inchiesta fu totale. Inter e Milan - conclude - sono in un momento cruciale: i pm sono stati chiari nel chiedere ai due club piena collaborazione e la rescissione di qualsiasi legame con gli ultras. Il ruolo di parte lesa passa, inevitabilmente, da quella strada. Il livello di collaborazione può semplificare o complicare la vita ai dirigenti e alle società, anche in sede sportiva".
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