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50 milioni per 2 partite tra Milan e Juve, zero in Serie A. Caldara ora vede la fine del tunnel
La partita del campionato Primavera di ieri tra Milan e Fiorentina ha visto due protagonisti di entrambe le prime squadre scendere in campo con l'obiettivo di riatletizzarsi in vista di un possibile impiego per la fine della stagione. Oltre al viola Castrovilli, l'ambiente rossonero ha invece potuto assistere al rientro su un campo da calcio di Mattia Caldara (29 anni), difensore fermo ormai dalla passata stagione, quando era in prestito allo Spezia.
La traiettoria di carriera del classe 1994 è quella classica di un profilo salutato già da giovane come un sicuro talento e poi invece persosi tra le maglie di infortuni e salti di carriera che non gli hanno regalato la gloria sperata. Cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta, Caldara fu acquistato nel 2017 dalla Juventus per oltre 15 milioni di euro, rimanendo però un altro anno e mezzo a Bergamo per poter giocare con regolarità. In bianconero però non si tratterrà mai, visto che nella stessa estate del suo approdo a Torino all'interno di un'operazione tra Juventus e Milan: con Bonucci che tornava in bianconero dopo la stagione col Diavolo, Caldara (e con lui poi anche Higuain) faceva il percorso opposto con una pesante valutazione di 38 milioni di euro sul suo conto. Un fardello che non l'ha certamente aiutato, un peso sulle sue spalle risultato troppo ingombrante. Nelle ultime due stagioni prima di questa è stato mandato in prestito prima a Venezia e poi a La Spezia, due esperienze concluse con la stessa amarezza: retrocessione.
Tra meno di quattro mesi il suo contratto con il Milan scade e non sarà rinnovato. Caldara si appresta a salutare il popolo rossonero con appena 2 presenze totali in prima squadra (ha giocato più volte con la Primavera), delle quali nessuna in campionato. Juventus e Milan, che messe insieme hanno speso più di 50 milioni per il suo cartellino, non lo hanno mai visto scendere in campo con i loro colori in Serie A.
La traiettoria di carriera del classe 1994 è quella classica di un profilo salutato già da giovane come un sicuro talento e poi invece persosi tra le maglie di infortuni e salti di carriera che non gli hanno regalato la gloria sperata. Cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta, Caldara fu acquistato nel 2017 dalla Juventus per oltre 15 milioni di euro, rimanendo però un altro anno e mezzo a Bergamo per poter giocare con regolarità. In bianconero però non si tratterrà mai, visto che nella stessa estate del suo approdo a Torino all'interno di un'operazione tra Juventus e Milan: con Bonucci che tornava in bianconero dopo la stagione col Diavolo, Caldara (e con lui poi anche Higuain) faceva il percorso opposto con una pesante valutazione di 38 milioni di euro sul suo conto. Un fardello che non l'ha certamente aiutato, un peso sulle sue spalle risultato troppo ingombrante. Nelle ultime due stagioni prima di questa è stato mandato in prestito prima a Venezia e poi a La Spezia, due esperienze concluse con la stessa amarezza: retrocessione.
Tra meno di quattro mesi il suo contratto con il Milan scade e non sarà rinnovato. Caldara si appresta a salutare il popolo rossonero con appena 2 presenze totali in prima squadra (ha giocato più volte con la Primavera), delle quali nessuna in campionato. Juventus e Milan, che messe insieme hanno speso più di 50 milioni per il suo cartellino, non lo hanno mai visto scendere in campo con i loro colori in Serie A.
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