
ESCLUSIVA TJ - La critica di Bonini: "Non c'è un'identità ben precisa, il presidente non si espone mai. Bologna passepartout Champions, terrei Conceição e Kolo Muani"
"Non bisogna più pensare alla partita di domenica, ormai i tre punti sono stati conquistati. L'importante era portare a casa il risultato". Estremamente cinico nella sua disamina Massimo Bonini, storico ex centrocampista della Juve anni '80, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha parlato approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:
Come leggiamo la sfida col Bologna?
"Bologna può essere un passepartout per la Champions, sarà una sfida durissima contro un avversario in forma e che ha raggiunto con merito la finale di Coppa Italia. Nessun calcolo, la Juve dovrà andare al Dall'Ara per strappare la vittoria. Ma a me preoccupa molto la Lazio".
Più del Bologna?
"Per me sono alla pari, poi la Juve le affronterà una dopo l'altra. Anche se ogni tanto fa qualche passo falso, la Lazio è una squadra che gioca bene e desiderosa di finir bene la stagione. Insieme al Bologna è quella che gioca il calcio migliore, sono le più belle da vedere per le occasioni create. Baroni è giovane e bravo, poi allenare in una piazza come Roma non è mai semplice per via delle pressioni derivanti da tv e radio".
Cosa significherebbe non andare in Champions per questa squadra?
"Il danno, in primis, di natura economica, ma poi ne risentirebbe anche il blasone. Non sarebbe però l'unico problema da fronteggiare. La Juventus ha molti giocatori in prestito nei ruoli chiave e senza quei soldi rischieresti di perderli tutti".
Kalulu verrà riscattato, mentre sugli altri c'è ancora qualche incertezza. Chi terresti di quelli che sono attualmente in prestito?
"A me piace molto Conceição, è uno di quei giocatori che serve sempre per caratteristiche in rosa. Lui regala emozioni per il suo calcio, quelle tre o quattro volte in cui salta l'uomo riesce sempre a creare qualcosa. Con Bologna e Lazio spero possa trovare più spazio. Un altro ragazzo interessante è Kolo Muani, sinceramente non mi dispiace e proporrei volentieri al PSG un altro prestito".
In generale, ampliando il discorso e portandolo fuori dal campo, che ne pensi in generale della Juventus?
"Il momento è delicato, ma il problema è sempre quello di trovare le persone giuste. La forza della Juventus era nei ruoli prestabiliti, oggi invece vedo molta confusione. Non c'è un'identità ben precisa. Ai miei tempi Boniperti parlava poco, ma lo faceva. Qui il presidente non si espone mai e non ricordo di aver letto una sua intervista. Il tifoso non vuole il commercialista o l'avvocato, ma figure che prendono posizione e parlano di calcio. Sarebbe bello vedere Platini o Del Piero poter rappresentare il popolo bianconero".
Si ringrazia Massimo Bonini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.







