Aprile (Tuttosport) a RBN: "Yildiz? Chi ha giocato a calcio sa che è stato un gesto istintivo"

Se la vittoria contro il Monza fosse seguita a quella col Parma, l'umore generale non sarebbe potuto essere che alle stelle. La brutta prestazione di Parma invece ha messo ancora una volta tutto in discussione e rimandato i vedetti di qualche settimana. E' vero che in casa Juventus si è abituati a ben altro e a non festeggiare per un terzo o quarto posto, ma la realtà dei fatti è questa: lo scudetto non è ancora affare di casa a Torino, a 5 anni dagli ultimi festeggiamenti per lo scudetto. Ne abbiamo parlato insieme a Lorenzo Aprile, collega del Tuttosport, durante la trasmissione RBN Cafè su Radiobianconera di questa mattina. "E' un campionato bellissimo per me questo, a differenza di quello che sento dire da tanti addetti ai lavori, apertissimo non solo per quanto riguarda la vittoria ma anche per la corsa Champions, con sei squadre li in 3 punti. In questo momento la Juventus deve solo pensare a se stessa e non fare altri passi falsi. La trasferta di Parma è stato il suo bonus e ieri doveva solo vincere, non importava come. Ha giocato un secondo tempo di sofferenza e sarebbe stata tutta un'altra partita con Yildiz in campo.

Il fallo e l'espulsione? Chi ha giocato a calcio sa che è un gesto istintivo che in una dinamica di partita può starci, chiaro che a quei livelli se sei il leader tecnico della Juventus e il numero 10, ti si chiede un'eccessiva lucidità. In un finale in cui hai due trasferte difficili contro diretti avversarie e perderlo non è cosa da poco. E' senza Vlahovic e Koopmeiners ancora, ieri Douglas Luiz è stato bocciato da Tudor dicendo che le scelte fatte sono pensate senza fare regali a nessuno. L'assenza di Yildiz complica questo rush finale, ma è stata sacrosanta. La cattiveria messa nel gesto determinerà il numero di giornate di squalifica (da 2 a più e solo in questo caso la Juve potrà pensare di fare ricorso, ndr), se cerca il volto o si trova solo a sbracciare, ma il rosso è netto".

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