
ESCLUSIVA TJ - Jarni e la scelta Tudor: "Dna Juve e calcio offensivo, Igor non molla mai ed è un perfezionista"
Buon pomeriggio Jarni. Ieri il suo connazionale Tudor si è ripresentato alla Juventus facendo leva anche sulla sua juventinità, menzionando Zidane, Del Piero, Montero e rievocando un passato bianconero che anche lei conosce bene. Cosa ne pensa della scelta della società?
"Il club ha scelto bene. Igor ha bei ricordi in maglia Juve ed è un allenatore che arriva da molte esperienze, anche in Italia. Ha fatto un grande lavoro a Marsiglia e sono convinto che possa fare bene a Torino, riportando la squadra dove merita di stare".
Da allenatore ad allenatore, quale pensa sia la caratteristica più importante di Tudor?
"Igor non molla mai e vuole che tutto sia perfetto. E quando le cose non vanno come dovrebbero, Tudor sa farsi sentire gridando se è il caso. Dal punto di vista tecnico, il suo è un calcio offensivo ed è fatto giocatori che spingono anche sulle fasce. E francamente, finora ho visto una Juve attendista".
Si aspettava l'esonero di Motta?
"La Juve non mi è piaciuta sin dall'inizio del campionato. A volte si è vista una squadra molto bassa e un atteggiamento troppo difensivo".
Cosa si dice in Croazia della Juventus di oggi?
"Siamo rimasti sorpresi dal rendimento della squadra nell'ultimo periodo. In modo particolare, in molti si sono chiesti perché Vlahovic abbia smesso di essere titolare. La speranza è che il serbo possa ritrovare continuità".
Ha sentito Igor negli ultimi giorni?
"Mi sono complimentato con lui quando ho saputo della chiamata della Juve. Igor ha una mentalità vincente, la stessa che fa parte del dna bianconero".
A distanza di anni, cosa ricorda con piacere della sua stagione alla Juventus?
"Ho avuto la fortuna di giocare con grandissimi giocatori come Del Piero, Ravanelli e Vialli, un caro compagno che purtroppo oggi non c'è più. Abbiamo vinto una Coppa Italia e uno scudetto incredibile. È stato un anno fantastico".







