
LA LANTERNA VERDE - Reagire per non implodere! E su Vlahovic…
La pesantissima sconfitta interna con l’Atalanta ha fatto tremare le fondamenta anche del tifoso bianconero più inflessibile e incrollabile. Quattro sberle ben assestate alla juventinità. La parola Scudetto è svanita di colpo dalla lista dei desideri e, d’improvviso, sono apparsi nomi di allenatori per la prossima stagione. Thiago Motta ha fatto le sue analisi e ha dato appuntamento a tutti alla sfida con la Fiorentina perché, come ripete sempre, “… la prossima partita è quella che conta”.
Questa volta, paradossalmente, ha ragione da vendere. Domenica, al Franchi, la Juventus è chiamata ad un pronto riscatto. Non dovesse reagire nella maniera opportuna, il rischio di implodere sarebbe altissimo. La Fiorentina non se la sta passando bene. Oggi è chiamata a recuperare a rimediare agli errori difensivi palesati nella gara d’andata degli ottavi di finale contro il Panathinaikos. Di fatto, la Conference League è il vero, grande obiettivo della Viola. A prescindere dall’esito del match con i greci, la squadra di Palladino arriverà alla sfida con i bianconeri di domenica con tante energie, fisiche e mentali, spese e con una situazione di classifica non ottimale. Insomma, la Juventus, almeno sulla carta, è la naturale favorita per portarsi a casa i tre punti. L’importante sarà giocare con la bava alla bocca e scegliere gli uomini giusti, quelli che danno le garanzie che servono per sbancare Firenze.
E qui veniamo al “caso Vlahovic”. Si è letto di tutto in questi giorni (e anche nelle settimane scorse) sul serbo. Da quando Kolo Muani è in città, Vlahovic è stato dimenticato da Thiago Motta.
Il tecnico, a parole, continua a dire che il serbo è importante. Eppure, contro l’Atalanta, l’ha fatto entrare sullo 0-3 e, parole del mister, “con un attaccante in più sarebbe cambiato poco”. C’è chi critica Vlahovic per l’approccio che sta avendo. Qualcuno ha evidenziato come sia entrato con troppa sufficienza con la Dea. Non sono mai stato un grande fan del 9 bianconero ma, diamine, lo capisco… Non deve essere affatto facile vivere questo delicato momento senza perdere la brocca. Da attaccante inamovibile, anche perché l’unico in rosa, a riserva da inserire quando proprio non ci sono alternative. Vlahovic è finito nel dimenticatoio, quasi fosse già deciso che, il prossimo anno, sarà altrove. Probabilmente sarà così ma, onestamente, credo meriterebbe più considerazione. Ha sempre dato il 110% in campo, ha comunque fatto gol importanti e, quando c’è stato bisogno di lui, non si è mai tirato indietro. Per questo mi auguro che, contro la Fiorentina, Thiago Motta lo schieri dal primo minuto. Con o al posto di Kolo Muani fa poca differenza… Come dicevo, servono giocatori che hanno fame e, il buon Vlahovic, ha una gran fame… Vuole divorarsi tutti quelli che l’hanno dimenticato, in primis il suo allenatore. Vuole dimostrare che, quando c’è aria di tempesta, uno come lui può tornare ancora molto utile. Merita una chance, almeno per quello che ha fatto in passato…







