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A MENTE FREDDA - La Juve di Motta e la sensazione di essere su Scherzi a parteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:00Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Tuttojuve.com

A MENTE FREDDA - La Juve di Motta e la sensazione di essere su Scherzi a parte

Pensavamo la Juve di Motta avesse toccato il fondo ad Eindhoven, invece il peggio doveva ancora venire. La modalità con cui la squadra è stata sbattuta fuori dalla Coppa Italia è un film in cui si racchiudono diversi generi: si va dal comico al drammatico, passando per il giallo. Con la sensazione forte di un rapporto mai decollato veramente tra l'allenatore e i giocatori, in generale con il mondo della Vecchia Signora. Lo certifica lo stesso Thiago quando dice non essere riuscito a far capire ai ragazzi il significato di indossare la maglia bianconera. Mister, purtroppo nemmeno tu hai ben chiaro il pianeta sul quale sei sbarcato la scorsa estate. Tutto questo è grave a fine febbraio e il risultato finora ottenuto è rappresentato da tre fallimenti: Supercoppa, ottavi di Champions League e Coppa Italia. Quest'ultima era l'unica speranza per alzare un trofeo, svanita in una notte da brividi. Sembrava non fosse vero, come se essere di fronte alla nota trasmissione "Scherzi a parte". Invece è tutto vero. 

Nel primo tempo l'Empoli pareva il Real Madrid, la Juve una squadra di un paio di livelli inferiore. Ed uscire ai rigori è stato un lusso, considerando che i toscani hanno diverse occasioni per raddoppiare e chiudere la pratica subito. Forse sarebbe servita un'umiliazione ancora più clamorosa. Il problema tecnico/tattico ormai è noto. Stesso modulo, scelte di alcuni giocatori sbagliate, come quelle di mettere in panchina sistematicamente chi colleziona diverse prestazioni top. Perché? C'è poi l'aspetto dei rapporti con la squadra. Si dice che l'empatia con il gruppo non sia una peculiarità del tecnico italo-brasiliano. Per esempio sgrida un elemento davanti a tutti. Ci sono stati screzi o incomprensioni con diversi giocatori. Da Vlahovic a Cambiaso, passando per Douglas Luiz. Per non parlare di Danilo, alla fine costretto ad andare via a gennaio. Da capitano. A proposito, la storia della fascia passata per diverse braccia è tanto singolare e allo stesso tempo nociva. Ci si chiede se  questo tonfo e un rapporto non proprio idiliaco con i giocatori possa essere ulteriormente dannoso. La qualificazione in Champions è un obbligo. Altrimenti sarebbe un disastro.