DANILO: "Mi sarebbe piaciuto salutare la gente allo Stadium, ma non ho rimpianti. L'espressione progetto fantasioso? Intendevo dire quello che hanno capito tutti, auguro il meglio alla squadra, sarò un tifoso in più"
Danilo, difensore brasiliano classe 1991 ormai ex Juventus, è stato intercettato dai giornalisti all'aeroporto di Caselle prima della partenza per il Brasile. Ecco quanto riportato da "Tuttojuve.com": "L'addio in questo modo? Mi sarebbe piaciuto salutare lo stadio ed andare via in un modo diverso, però poi porto con me solo dei ricordi. Sono stati 5 anni meravigliosi a Torino e alla Juventus che sicuramente mi hanno fatto migliore come persona, come uomo, come calciatore, quindi mi porto dietro questi bei ricordi.
Da capitano a giocatore che non serve più? No, questa non è una domanda da fare a me. Io sono sempre stato a disposizione, ho sempre fatto il mio lavoro. Secondo me la cosa che fa capire quello è il rapporto che avevo con la squadra, quello me lo porterò per sempre. Poi le scelte che fanno la società e l'allenatore sono scelte non mie sulle quali non posso incidere.
Rimpianti per come è finita? No, non ho rimpianti, come ho detto ho sempre dato la massima disponibilità in ogni senso e mi dispiace non avere la possibilità di salutare la gente allo Stadium, però come ho detto, ho sempre dato il mio massimo dal primo all'ultimo giorno, ho la coscienza pulita.
La maglia della Juve? Per me è la maglia più importante della mia carriera, questi anni alla Juventus hanno sicuramente cambiato il mio livello come giocatore, e per questo devo dire solo grazie.
La cosa che terrò a mente per sempre? Tante cose, belle, brutte...normalmente si ricorda quando si vince, ma io ricordo dopo la sconfitta con il Maccabi, avevamo il derby subito dopo, e in quel momento ci siamo ricompattati come squadra e mi ricordo il cerchio all'inizio della partita, che poi è diventata anche un'abitudine, e abbiamo ripreso quella che era unità, famiglia, quello che è sempre stato la Juventus, che ha perso un po' in questo momento. Quel giorno lo tengo stretto perchè è stato un momento di difficoltà ma anche un momento dove siamo cresciuti.
Il rapporto con i tifosi? Questo lo porterò con me ovunque per tutta la vita. La Juventus sono loro. La Juventus sono i tifosi, e sarà sempre così. Grazie a voi per tutti questi ann, scusate qualche momento di agitazione, ma ci rivedremo sicuramente.
L'espressione progetti fantasiosi? Ho detto quello che secondo me voi avete capito, e che tutti hanno capito. Non voglio dire altro su questo, auguro il meglio ai ragazzi, alla squadra, sarò un tifoso in più, devo cercare di essere felice anche da un'altra parte".
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