IL SANTO DELLA DOMENICA - A MONZA CONTA SOLO LA VITTORIA ALTRIMENTI...
Se partiamo dalla conferenza di Thiago c’è poco da stare sereni. Stavolta l’allenatore non ha dato spunti, ribadendo come una cantilena che l’unica cosa che conta è fare bene nella partita contro il Monza. Attenzione, non sono le conferenze del pre gara che indirizzano, anzi, spesso e volentieri lasciano come si suol dire il tempo che trovano, ma stavolta abbiamo trovato Motta stranamente piatto, con una battuta, neppure poi troppo battuta, da zero a zero. Risultato, come il pareggio in generale, che oggi la Juventus non può assolutamente permettersi al cospetto di un Monza penultimo i classifica e lontano parente di quello allenato da Raffaele Palladino. Sia chiaro a tutti: i bonus in questo inizio di dicembre la squadra se li è giocati tutti, mettendo assieme la miseria di tre punti tra Lecce Bologna e Venezia.
Poco, troppo poco anche per un gruppo ancora in costruzione, troppo poco anche al netto degli infortuni, troppo poco quando sei la Juventus. E a proposito di infortuni, piove sul bagnato perché anche Danilo è a rischio per una leggera distorsione alla caviglia, mentre Cambiaso, che avrebbe dovuto saltare appena due gare, resta di restare fuori anche in Brianza. Per non parlare del vero e proprio caso Luiz. “ Lo potrei anche portare, ha detto Motta, ma per domani voglio solo gente pronta al 100% “. Altre che recupero programmato, qui siamo di fronte, al momento ad un vero e proprio flop certificato dagli appena 293 minuti giocati in campionato, media 37 a partita, frutto di 8 apparizioni di cui appena due da titolare.
Per carità, l’ambientamento, il campionato diverso, la scarsa attitudine verso le idee di Motta, ma un investimento da 50 milioni non sarebbe dovuto restare cosi a lungo tempo ai margini del progetto, tanto da non escludere, anche se l’ipotesi è molto remota, una sua cessione in prestito nella sessione di gennaio.
Ma al mercato penseremo, penserà la società in pieno accordo, come è stato ribadito da Motta, oggi l’unica necessità è quella di battere il Monza e chiudere una mini crisi fatta di 4 pareggi consecutivi in campionato (ultima vittoria il 9 novembre contro il Torino) che hanno allontanato i bianconeri dalla vetta dalla classifica ma anche dal quarto posto, necessario, anzi vitale, per proseguire nel processo di ricostruzione.
Lo diciamo senza indugi. A Monza la Juve ha solo un risultato a disposizione, tutto il resto alimenterebbe soltanto un momento delicato, che si trasformerebbe in qualcosa di più di una mini crisi di cui ne faremmo volentieri a meno. Pazienza e sostegno costante, ma anche risposte, risposte che i tifosi si sarebbero attese anche rispetto a quanto accaduto in settimana con la consegna della coppa farlocca dello scudetto di cartone. Niente, solo silenzio. Un silenzio che non piace e che trasmette un senso di profonda distanza tra la società e i suoi tifosi. Si poteva , anzi si doveva fare meglio. Decisamente!