Yildiz è ancora un intoccabile. Ma non si sa se a sinistra o al centro

Kenan Yildiz finora è stato uno degli intoccabili della squadra di Thiago Motta e, con ogni probabilità, lo sarà ancora. Con l'Inter, almeno, c'è un equivoco tattico sul dove giocherà. Perché da una parte c'è il tecnico che non ha intenzione di spostarlo dalla fascia sinistra, per sfruttarne la fantasia e utilizzare al centro un centrocampista con più forza, sia per recuperare il pallone che per schermare il regista avversario (che sarà Barella, in un ruolo inconsueto). Dall'altra parte c'è il rendimento di Yildiz che, quando è schierato defilato, non ha lo stesso spunto di quando è centrale nel gioco di Motta.

Perché quando il turco ha giocato sulla fascia mancina non è riuscito a essere così impattante rispetto a quando ha avuto libertà di movimento. Certo, va detto che i primi due avversari - Como ed Hellas Verona - non erano straordinari dal punto di vista tecnico. Però l'involuzione è evidente quando viene spostato sulla sinistra, se nelle prime due gare sono arrivati due assist e voti in pagella da top, non è successa la stessa cosa nelle sei partite successive, a digiuno anche da tiri in porta e occasioni da gol.

Poi, certo, c'è il gol bellissimo contro il PSV Eindhoven. Che rimane attualmente l'unico fatto in una stagione da consacrazione ma che, almeno per ora, è stata schiaccita fra pressioni della maglia numero dieci e del rinnovo contrattuale che lo fa ufficialmente entrare fra i big.