È nata l'ItalFiorentina, pronto il blocco violazzurro. Più di metà rosa italiana
La Fiorentina è sempre più italiana, con un colore viola che non potrà essere scalfito da niente ma che inizia ad avere anche delle sfumature azzurre. Puntare sui giocatore italiani è sempre stato un grande desiderio di Rocco Commisso. Fin da quando è arrivato a Firenze il patron viola ha voluto uno zoccolo duro di calciatori del nostro paese, capaci di integrarsi velocemente e di essere anche il serbatoio per la nostra nazionale. Del resto, Commisso ha sempre avuto un legame forte con la maglia azzurra, intriso proprio con Firenze: "Nel 2006 - ha raccontato - quando l’Italia vinse la finale di Coppa del Mondo ero a Fiesole, a Villa San Michele. Per festeggiare siamo andati in Piazza del Duomo e non c’era un taxi che mi riportasse in collina. Sono tornato alle 6 di mattina. Non me ne vogliano mia moglie e mio figlio, ma è stata una delle migliori notti della mia vita". Ecco, adesso la Fiorentina ha in rosa tredici italiani su ventitre calciatori (14 volendo inserire anche Caprini che verrà aggregato), un numero eccezionale.
I viola e la Nazionale
Ma soprattutto, stiamo parlando anche di vari nazionali. Per restare alle recenti convocazioni di Spalletti sono ben cinque i calciatori che hanno fatto e fanno parte del giro azzurro: Comuzzo, Folorunsho, Zaniolo, Kean e Fagioli. Quest'ultimo addirittura è stato convocato dal ct anche agli Europei, nonostante fosse rientrato da poche settimane dalla squalifica di sette mesi. "È una scelta tecnica - disse di lui il ct - ha quell’estro che mi serve per avere il maggior numero di cose possibili da giocare per gestire la partita". Rileggendo questi nomi violazzurri viene da fare anche un'altra considerazione. Stiamo parlando di calciatori ancora giovani che possono essere il presente e il futuro della Nazionale. Fagioli e Folorunsho possono rappresentare una parte significativa del centrocampo dell'Italia, con Kean che in avanti se la gioca con Retegui per una maglia da titolare. Senza ovviamente dimenticare Comuzzo e Zaniolo ("Nicolò ha questa possibilità di essere attaccante esterno o giocare in zone centrali. Ha la fisicità di poter ricevere palla con le spalle girate alla difesa avversaria", ha detto sempre Spalletti). Peraltro non va dimenticato che Colpani è stato chiamato in azzurro per la prima volta nel 2023 dall'attuale ct: ora tocca al Flaco recuperare considerazione, iniziando a mostrare il suo valore nella Fiorentina.
Il futuro
Poi c'è anche da dare uno sguardo al futuro. Cher Ndour è un punto fisso dell'under21 ma Spalletti lo tiene in considerazione pure per la Nazionale A. "Mi fa piacere che sia tornato in Italia", ha detto il commissario tecnico sul talento viola, a testimonianza del fatto che ne è incuriosito.
E' vero che a Firenze, da vari anni a questa parte la Nazionale non riscuote grandi simpatie, ma sapere che la Fiorentina può tornare ad essere un autentico blocco per gli azzurri può comunque essere motivo di grande soddisfazione. Di questa componente italiana tutto sommato pare soddisfatto anche Palladino: "E' bello allenare giovani di prospettiva e che ambiscono alla Nazionale. Ne abbiamo tanti, sono giocatori molto forti e la Fiorentina deve avere questo tipo di calciatori per arrivare sempre più in alto. E' questa la strada giusta".