
La Juve prova a rilanciare il Made in Italy: obiettivi Tonali, Frattesi, Cristante e Lucca
Negli anni, la Juventus ha costruito i suoi trionfi su una forte impronta nazionale, alimentando non solo il proprio dominio in Serie A, ma diventando anche il pilastro della Nazionale italiana. I grandi campioni del passato, da Scirea a Del Piero, fino a Buffon e Chiellini, hanno incarnato questa filosofia, un concetto che oggi la dirigenza bianconera sembra intenzionata a rilanciare con forza.
Non è semplice scovare talenti italiani all’altezza dei leggendari predecessori, ma la strategia del club, delineata già nelle ultime sessioni di mercato, punta a ricostruire una solida base azzurra. L’obiettivo? Combinare giocatori già affermati con giovani emergenti, pescando sia tra le nuove generazioni sia sul mercato esterno.
Gli obiettivi italiani di Giuntoli
Tra i profili che stanno guadagnando attenzione negli uffici della Continassa ci sono nomi di spessore come Bryan Cristante, Sandro Tonali e Davide Frattesi per la mediana, mentre in difesa spiccano Diego Coppola e Nicolò Bertola. Cristante, leader della Roma e della Nazionale, rappresenterebbe un’aggiunta di esperienza e versatilità, qualità molto apprezzate dalla Juventus. Più complicata la pista Tonali, con un possibile scambio con Douglas Luiz in fase di valutazione. Frattesi, invece, resta un obiettivo concreto per dare maggiore dinamismo al centrocampo, con la possibilità di inserire contropartite tecniche per facilitare l’affare.
In difesa, l’occasione a parametro zero porta il nome di Bertola, che si libererà a giugno senza necessità di versare un indennizzo al suo attuale club, mentre per Coppola del Verona il costo dell’operazione si aggira tra i 15 e i 20 milioni di euro, cifra che la Juventus potrebbe coprire grazie ad alcune cessioni mirate. A questa lista si aggiunge anche Lorenzo Lucca, attaccante che sta attirando sempre più attenzioni grazie alla sua crescita costante. Il centravanti del 2000, attualmente in forza all'Udinese, ha caratteristiche che potrebbero tornare utili alla Juventus: fisicità, tecnica e capacità di fare reparto da solo. Il club segue con interesse la sua evoluzione, valutando la possibilità di inserirlo nella nuova ossatura italiana della squadra.







