Moggi: "Thiago Motta deve vergognarsi, non la squadra. E Giuntoli deve alzare la testa dal cuscino"

Intervistato da Juventibus, l'ex direttore sportivo della Juventus Luciano Moggi ha analizzato gli insuccessi che stanno registrando i bianconeri sotto la guida dell'allenatore Thiago Motta e del direttore tecnico Cristiano Giuntoli. Queste le sue parole:

"L’allenatore è sotto la lente d’ingrandimento più della squadra. Fino ad ora non ne ha azzeccate una, poi si lamenta e chiede scusa per aver mandato la squadra a giocare contro l’Empoli un po’ moscia, senza considerare che la psicologia conta e doveva caricare la squadra. Thiago Motta è un po’ vanitoso, lui è il primo e gli altri sono secondi. Dopo il Psv, Locatelli ha detto che hanno sbagliato la partita, subito dopo Motta ha detto: rifarei tutto. Se io fossi stato il direttore della Juventus, lo avrei mandato a casa. L’allenatore della Juventus non vuole essere avvicinato da nessuno, ma manca la società. Io a Giuntoli ho sempre detto molte cose, tipo 'Cristiano, a Napoli avevi la copertura di De Laurentiis, in questo momento sei in una società dove il presidente fa altre cose e tu non hai chi ti dice bravo, ma hai chi ti può criticare. Sei un uomo solo al comando'. Penso che Giuntoli abbia capito e anche la società abbia capito, tanto da dire 'Giuntoli è il comandante'. 

Thiago Motta è responsabile di una situazione inconcepibile. È vero che la Juve non è una squadra quadrata e mancano dei leader, ma è anche vero che tante volte i giocatori vengono impiegati fuori ruolo. Quando mi dicono degli infortuni, la Juventus ha perso punti con le squadre con le quali doveva farne. Gli errori dell’allenatore hanno portato la squadra a questi livelli. Giuntoli deve alzare la testa dal cuscino, perché lui di calcio ne capisce. Io fossi nell’allenatore mi vergognerei, non la squadra. Per l’Empoli deve vergognarsi lui".

MOTTA-GIUNTOLI - Non l'ha scaricato ma è sotto giudizio