Analisi tattica PSV - Juventus: un secondo tempo disastroso

Qualche tempo fa avevamo visto come la Juventus avesse difficoltà nella gestione dell’imprevisto. Ieri sera la difficoltà si è palesata di nuovo. Dopo un primo tempo in cui tutto sommato il 1-4-2-3-1 disegnato da Thiago Motta abbia fatto il suo compito in modo anche discreto, avendo anche buone occasioni per passare in vantaggio, la ripresa ha riportato la Juventus negli abissi. Se il secondo tempo contro l’Inter aveva fatto ben sperare per il prosieguo della stagione, quello di Enidhoven ha mostrato di nuovo i grossi limiti della squadra di leggere alcune situazioni di gioco. Tutti abbiamo negli occhi la schiacciante pressione degli olandesi dalla ripresa in poi, intervallata dal gol di Weah,ma la Juventus perde il controllo della partita al minuto 53. Su una palla recuperata dal PSV la Juventus commette una serie di errori individuali e collettivi che portano al vantaggio dell’ex interista Perisic. Mauro Jr serve lateralmente Lang, che riceve comodamente vista la marcatura preventiva completamente fuori posizione di Weah. Gatti esce in raddoppio e va a chuidere sul numero 10 olandese che si accentra. Arriva poi Locatelli ma inspiegabilmente sia lui che Gatti lasciano la palla scoperta e scappano all’indietro senza andare a contrastare l’avversario. A questo punto Lang si trova un’autostrada libera per poter servire Perisic in profondità che arriva a tutta velocità da dietro, con il solo Nico Gonzalez che prova a ricorrerlo e senza opposizione di Cambiaso che nel frattempo aveva stretto per coprire l’uscita di Gatti. Per il croato metterla dentro in diagonale è un gioco da ragazzi e la frittata è fatta.

Da li in poi la Juventus va in affanno. Il gol di Weah poteva ribaltare di nuovo la situazione ma alcune scelte di Thiago Motta hanno lasciato perplessi. Perché lasciate in campo Cambiaso in evidente difficoltà e in un ruolo non propriamente suo? Perché Nico Gonzalez rimasto fine alla fine in campo già in evidente debito di ossigeno da tempo? Perché non riorganizzarsi in modo da limitare al massimo il pericolo numero 1 Perisic, magari cambiando modulo? Queste, oltre alla domanda per cui Koopmeiners influenzato sia rimasto fino al minuto 80 in campo, vorremmo porgere al nostro mister. I gol del 2-1 e del 3-1 arrivano dopo un quasi assedio degli olandesi, ma l’errore principale lo compie in entrambe le reti Nico Gonzalez. Sul 2-1 è troppo morbido nella marcatura e permette a Perisic di entrare in area per il cross troppo facilmente. Sul 3-1 si fa ingenuamente fare un blocco da De Jong che lo manda fuori tempo sulla marcatura di Bakayoko. In una serata disgraziata poi non poteva mancare la sfortuna. Il palo di Vlahovic che poteva regalarci almeno i rigori ne è la dimostrazione principale. Ma appellarsi alla cattiva sorte sarebbe alquanto inappropriato dopo il secondo tempo della trasferta olandese. Adesso testa al campionato, per cercare di ottenere quel quarto posto che potrebbe quantomeno non rendere davvero disastrosa la stagione.