Moise Kean vince il confronto con Dusan Vlahovic
Moise Kean ha vissuto una serata importante all’Allianz Stadium, dove, probabilmente, si è sentito più “a casa” che mai. Anche se questa volta non indossava la maglia della Juventus, l’ex bianconero ha dominato sul campo, trascinando la Fiorentina con una prestazione di alto livello. Ha segnato, gestito i tempi di gioco, vinto i duelli fisici e tenuto in apprensione la difesa juventina per tutto il match. Una serata che racconta la crescita dell’attaccante e il suo ruolo centrale nei viola.
Kean-Vlahovic: un confronto dai risvolti significativi
Juventus-Fiorentina non è stata solo un pareggio ricco di emozioni, ma anche uno scontro indiretto tra due punte, Kean e Vlahovic. Il primo, al centro del progetto viola, è stato coinvolto in ogni azione significativa della sua squadra, mostrando maturità e incisività. Dall’altra parte, Vlahovic è apparso isolato e poco integrato nel gioco, un problema ricorrente per il serbo in questa stagione.
Nonostante Vlahovic abbia avuto un paio di occasioni importanti, come il tiro fermato da De Gea, è stato Kean a rubare la scena. La Juventus, però, deve fare i conti con un reparto difensivo che ha contribuito a entrambe le reti avversarie: Kean è stato lasciato libero a pochi passi dalla porta sul primo gol, mentre sul secondo Sottil ha sfruttato un clamoroso errore di marcatura.
Le problematiche della Juventus
Questo confronto tra ex compagni sottolinea i problemi della Juventus: non solo un settore avanzato che fatica a incidere, ma anche una difesa spesso disattenta. La squadra di Thiago Motta ha evidenti difficoltà nel gestire i momenti importanti e, soprattutto, nel valorizzare i suoi talenti.
Kean, dal canto suo, si sta ritagliando uno spazio sempre più importante alla Fiorentina, dimostrando di essere maturato.