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tmw / juventus / Primo piano
Vlahovic e la Juve, sei mesi per il verdetto: dentro o fuoriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 11:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Vlahovic e la Juve, sei mesi per il verdetto: dentro o fuori

In attesa della questione contratto, Vlahovic resta nell'occhio del ciclone: spetta a lui trascinare la Juve e zittire le critiche dei tifosi

Il nome di Vlahovic inevitabilmente è sempre in primo piano nel mondo Juve, intanto perché è l'unico centravanti, poi per il suo ingaggio fuori dai parametri societari. Partendo dal secondo aspetto, i fatti sono più o meno noti. La scadenza del contratto è fissata per giugno 2026 e Giuntoli punta al prolungamento. A prescindere da ciò che succederà al termine della stagione: permanenza o divorzio. Nel primo caso il centravanti dovrebbe accettare un ridimensionamento rispetto ai 12 milioni netti l'anno. Nell'altro, il dt avrebbe più forza in una trattativa con un ipotetico acquirente. La sensazione è che l'Arsenal tenterà un nuovo assalto dopo averlo fallito a gennaio 2022, quando il giocatore scelse la sua squadra del cuore, suscitando l'ira di Commisso. “Gli inglesi mi offrivano più soldi”, disse il patron della Fiorentina. Insomma, prevalse la linea sentimentale. A distanza di due anni, la situazione sembra cambiata e la possibilità di partire cresce sempre di più.

Contratto a parte, in campo Vlahovic deve dare un segnale forte alla Juve, a Motta e ai suoi detrattoti. In sintesi, a se stesso. I numeri in fondo sono a suo favore: 7 gol in 16 presenze per quanto riguarda il campionato, più 4 in 5 gare di Champions e 1 in Coppa Italia. Supercoppa a parte, ha segnato in tutte le competizioni, dato non trascurabile. Eppure c'è chi pensa non sia un attaccante "da Juve", inadatto ai principi di gioco di Thiago e una parte della tifoseria (in aumento) lo critica sempre, comunque, a prescindere. Un po' come avvenne con l'Allegri bis. Da lui (giustamente) ci si aspetta sempre qualcosa di più. Dusan evidentemente sente il peso della responsabilità e spesso si fa condizionare dal primo errore in partita, tanto da fallire gol clamorosi. Atteggiamento dunque rivedibile, come quelli di stizza durante le sostituzioni, negli ultimi tempi ricorrenti. Fermo restando la reazioni dei tifosi, spesso sono nocive per l'equilibrio del gruppo. Vlahovic ha sei mesi per essere trascinatore di questa squadra. Poi a giugno di vedrà.