E se tutti giocassero come evocano i numeri di maglia?
Ho molto apprezzato le parole di Thiago Motta che ha elogiato Mc Kennie, Locatelli e Nico Gonzales per la loro disponibilità a ricoprire più ruoli. E anche le dichiarazioni di Giuntoli su Koopmeiners, fortemente voluto proprio perché può essere utilizzato in diverse posizioni. Ma io appartengo a una generazione per cui i numeri di maglia fino all'11 evocano precisi riferimenti. Ora è rimasto non assegnato il 2 (propongo Savona), ma gli altri sono stati tutti scelti e magari indicano quello che i giocatori si sentono. Lasciamo perdere la difesa (3 Bremer, 4 Gatti, 6 Danilo), ma da centrocampo in su, rivedo quei numeri che negli Anni 80 parlavano senza bisogno di spiegazioni: -Locatelli 5: mediano davanti alla difesa. Nella storia juventina sarebbe più un 4, ma accettiamo l'accezione “alla brasiliana” anche se per lui è decisamente impegnativa
-Conceicao 7: ala destra
-Koopmeiners 8: mezz'ala destra
-Vlahovic 9: centravanti
-Yildiz 10: fantasista con compiti offensivi e di raccordo con il centrocampo
-Nico Gonzales 11: ala sinistra
Direi che su Locatelli, Conceicao e Vlahovic c'è coincidenza. Non sono nessuno per dare suggerimenti a Thiago Motta, ma mi piacerebbe vedere anche gli altri tre nel ruolo evocato (ai dinosauri come me) dal loro numero di maglia. Per qualche partita consecutiva. Infortuni permettendo. Anche la specificità dei ruoli è un valore, specie nei momenti difficili delle partite.
A cura di Luigi Schiffo