Yildiz gioiello puro, ora la Juve deve custodirlo per evitare rapine
La maglia numero 10 pesa sempre meno, Yildiz è un diciannovenne con la testa di un trentenne. Si vede davanti alle telecamere quando per esempio dice di giocare dove vuole Motta che a sua volta lo elogia per la risposta. Discorso apparentemente scontato, ma non lo è. Contro il City il giovane turco ha dato un'altra dimostrazione di avere una tecnica superiore alla media, solo lo stop a seguire che ha fatto, è valso il prezzo del biglietto. Peccato per il gol sfiorato, poi l'assist per la testata vincente di Vlahovic. Una serata comunque da ricordare sul palcoscenico europeo più prestigioso e contro una delle squadre più forti al mondo, seppure convalescente. Se nìè accoro anche Paul Scholes. “Ma chi c... è questo Yldiz?” , il post dell'ex fuoriclasse del Manchester United sul suo profilo Instagram, corredato da un'emoji con il triplice applauso e logo della Juve. Un riconoscimento non usuale e di grande valore per chi ha fatto la storia dei Red Devils.
La prestazione di Kenan contro la squadra di Guardiola ha stimolato i riflettori della Premier League. Sempre in agguato quando si tratta di talenti. I media britannici hanno elogiato la prova del giocatore bianconero, bravo a confermare di fatto i problemi di Walker in quest'ultimo periodo. Per esempio il Times ha dato il voto più alto a Yildiz, idem a Di Gregorio, Gatti e Locatelli. E la Tnt Sports che detiene i diritti della Champions in Inghilterra, lo ha scelto non a caso per l'intervista post gara. In un'altra c'era anche Del Piero. La presenza del suo isolo, è vitamina pura per un ragazzo destinato a diventare il simbolo della Juve. Proprio come lo fu Alex. Inevitabile l'interesse dei top club della Premier, sicuramente in grado di sborsare 80 milioni, questa sarebbe la valutazione ad oggi. Negli ultimi giorni, per esempio, si sta parlando dell'Aston Villa. E' lecito immaginare che la griglia di chi vorrebbe sedurre Yildiz presto si amplierà. La Juve deve essere brava a respingere chi vuole “rubarle” il suo gioiello prezioso.